PALERMO – Dovrà essere riassunto dal Comune di Palermo Rosario Torrasi impiegato di 59 anni dello Sportello Unico attività produttive rimasto coinvolto nell’inchiesta che avrebbe svelato affari e corruzione con tanto di libro mastro delle tangenti pagate dai commercianti per ottenere licenze ed autorizzazioni.
L’inchiesta finì con una archiviazione per tutti e 25 indagati. Nonostante l’archiviazione rimasero in vigore i licenziamenti. Adesso il giudice d’appello del Lavoro Matteo Frasca, ha ribaltato la sentenza di primo grado e ha imposto al Comune la riassunzione del dipendente. Rosario Torrasi, difeso dall’avvocato Accursio Gallo oltre al posto dovrà ottenere a titolo di risarcimento danni, un’indennità pari alla retribuzione globale mensilmente maturata e maturanda, dalla data del licenziamento a quella della effettiva reintegra, oltre rivalutazione monetaria e interessi nella misura legale dalle singole scadenze al saldo.
Il giudice ha condannato l’amministrazione comunale al versamento, in favore del ricorrente, dei contributi assistenziali e previdenziali dalla data del licenziamento a quella della effettiva reintegra nel posto di lavoro.