SAN GREGORIO – I giochi sono (quasi) fatti: si va verso la corsa a tre. E’ partita la lunga maratona: i candidati sono ai nastri di partenza in attesa di tagliare il traguardo e conquistare la fascia tricolore. L’uscente Carmelo Corsaro ci riprova mantenendo, grosso modo, intatta la compagine larga che lo aveva sostenuto cinque anni fa. Il perno della candidatura è la lista civica “Viviamo San Gregorio”. Trasversali gli appoggi incassati dal giovane primo cittadino: dall’eurodeputato azzurro Salvo Pogliese al deputato regionale dem Luca Sammartino passando per gli ex megafonisti e gli uomini del consigliere Alessandro Porto. Uno schieramento di forze ampio come cinque anni fa quando però i sammartiniani militavano in Articolo 4 prima del matrimonio con i democratici.
Un fatto non da poco. I tentativi, annunciati in occasione della direzione provinciale dem, per trovare una convergenza su un candidato alternativo a Corsaro sono evidentemente andati a vuoto. Alla fine sembra essere naufragata la possibilità di mettere in piedi una candidatura in grado di tenere insieme il Pd con tanto di simbolo, tanto che tra alcune componenti del partito stia prevalendo il “liberi tutti”. Questo si capirà meglio con la messa a punto delle liste e con la discesa in campo dei consiglieri comunali uscenti.
Una parte del partito, vicina al deputato regionale Anthony Barbagallo, invece, dovrebbe sposare il progetto civico “Per San Gregorio” trainato dal ticket Giuseppe Camilleri-Remo Palermo. Ecco lo schema: il primo, vicino a Barbagallo ed ex presidente del consiglio comunale, come candidato sindaco; il secondo, ex primo cittadino e cognato di Giovanni Burtone, come suo vice in pectore. “Le elezioni a San Gregorio si vincono al centro, non in periferia” è il mantra sussurrato nel frattempo nelle segrete stanze. Potrebbe essere questa la chiave di lettura della scelta operata per tentare di arginare Corsaro considerato molto forte al centro.
In casa pentastellata la situazione è chiara: il meetup locale ha incoronato tempo addietro la storica attivista Milena Villari. Una delle protagoniste della competizione elettorale potrebbe essere l’ex assessore Roberta Mazzullo, divenuta una sorta di totem per le forze di opposizione. Mazzullo sembra essere molto corteggiata sia dai pentastellati sia dal gruppo di Camilleri, che potrebbero proporla come assessore. Al momento, il feeling maggiore sembrerebbe essersi istaurato con Villari e la truppa pentastellata. La sfida è agguerrita e ripropone una sorta di amarcord: cinque anni furono Carmelo Corsaro e Remo Palermo a duellare. Ma oggi c’è un terzo competitor che nessuno sottovaluta più come un tempo: il Movimento Cinquestelle. Si profila, insomma, una sfida all’ultimo voto.