Corsi di formazione: cambia tutto | C'è il nuovo bando da 110 milioni - Live Sicilia

Corsi di formazione: cambia tutto | C’è il nuovo bando da 110 milioni

Il governo presenta il nuovo avviso. Procedure “a catalogo”. Sarà l’allievo a scegliere ente e percorso. Lagalla: “Mai più ricorsi”.

PALERMO – Cambia tutto. Il mondo della Formazione professionale siciliana affronta un altro dei suoi momenti di svolta. Qualche anno fa coincise col passaggio del settore nel mare dei Fondi europei. Stavolta, la nuova rivoluzione fa rima con “catalogo”.

Oggi a Palazzo d’Orleans l’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione Roberto Lagalla e il presidente della Regione Nello Musumeci alzeranno il velo dal bando che dovrebbe finalmente rimettere in moto i corsi, interrotti ormai da due anni. L’Avviso è finanziato da 110 milioni di euro, ai quali potrebbero aggiungersi altri 18 milioni che saranno destinati ai “rimborsi” per gli allievi dei corsi stessi.

Al di là dei numeri, però, la vera novità sta nella “logica” del bando. Che punta a capovolgere la visuale: dall’offerta alla domanda. Sarà il “corsista” infatti a scegliere da un catalogo il proprio percorso e l’ente, attraverso una piattaforma telematica che verrà allestita per l’occasione.

“Questo nuovo approccio – spiega l’assessore regionale Lagalla – avrà subito un effetto positivo: quello di eliminare alla base la possibilità di ricorsi e contenziosi, che hanno costellato la storia recente della Formazione siciliana”. E in effetti, da due anni non si riesce a ripartire, anche a causa delle pendenze di fronte ai giudici amministrativi. Ricorsi e polemiche che hanno prima affossato l’Avviso 1 e l’Avviso 3, poi frenato fino allo stallo l’Avviso 8.

Così, si riparte da qui. Dalla nuova Formazione. Un modello che in realtà era stato già indicato nel corso dell’ultima campagna elettorale per le Regionali, quando l’idea dei corsi “a sportello”, o a catalogo, aveva sedotto diverse forze politiche, compreso il Movimento cinque stelle. Lo stesso Giancarlo Cancelleri andò a trovare il dirigente generale della Regione Lombardia, il ragusano Gianni Bocchieri, per conoscere il funzionamento di un sistema, quello Lombardo appunto, che negli anni è andato avanti senza gli intoppi e senza la confusione che ha contraddistinto il settore in Sicilia. Lo stesso Bocchieri, oggi, è consulente a titolo gratuito dello stesso Lagalla. Non è escluso che possa essere proprio lui il prossimo dirigente generale, quando, tra pochi mesi, il capodipartimento in carica Gianni Silvia andrà in pensione.

E così, ecco la nuova Formazione. “Negli ultimi due giorni – prosegue Lagalla – ho incontrato sia le associazioni datoriali che i sindacati. Si è deciso di andare avanti quindi con questo nuovo modello, un catalogo aggiornato anche sulla base delle indicazioni del partneriato economico-sociale”. L’Avviso è composto da due “step”. Saranno prima gli enti a presentare la propria offerta di profili professionali sulla base del Repertorio regionale delle qualificazioni. Nella seconda fase, saranno i futuri allievi a scegliere non solo i percorsi da seguire, ma anche gli enti che dovranno svolgerli. E lì, ecco gli ultimi nodi da sciogliere: a lavorare negli enti saranno gli iscritti all’Albo dei formatori?

“Sulle assunzioni – precisa Lagalla – chiariremo tutto nel giro di una settimana, dopo l’incontro trilaterale con sindacati e associazioni datoriali. Per il resto, ovviamente verrà data una corsia preferenziale agli iscritti all’Albo, visto che la legge 24 del 1976 è ancora vigente”. La speranza, insomma, è di richiamare a lavoro molti di quegli iscritti all’albo. Considerati gli stanziamenti, potrebbero essere richiamati poco meno di tremila lavoratori. Per gli altri si pensa già a un “esodo anticipato” – per il quale verranno stanziati 30 milioni – e progetti di riconversione. Intanto, cambia tutto.


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