Un guizzo di Daniele Corvia, sempre più uomo decisivo, regala la vittoria al Lecce nella sfida ‘aperitivo’ giocata con il Catania in una giornata tipicamente estiva. Spalti quasi deserti, con più di qualche abbonato che preferisce la spiaggia salentina alle giocate di Piatti o Maxi Lopez. Formazioni della vigilia ampiamente confermate. Nel Lecce Vives rileva lo squalificato Piatti, poi stessi uomini impegnati a Palermo. Sul fronte etneo Giampaolo schiera il solito undici, con Ricciuti e Maxi Lopez a cercare di scardinare la difesa salentina. Si comincia ed è subito il Catania a dettare i ritmi del gioco. Maxi Lopez al 5′ si divora letteralmente il vantaggio tirando addosso a Rosati, mentre i salentini cercano di imbastire azioni degne di tal nome ma senza successo. E’ il Catania a controllare la gara, con De Canio che dalla panchina prova a dare una svegliata ai suoi, che sembrano non proprio vivacissimi ed un po’ troppo solisti nelle giocate. Maxi Lopez, sempre lui, sfiora nuovamente il vantaggio al 33′: dribbling ubriacanti in area, poi Ferrario salva sulla linea. L’ennesimo campanello d’allarme scuote il Lecce. L’asse Olivera-Corvia, protagonista a Palermo, timbra il cartellino. Preciso cross dell’uruguaiano dal vertice dell’area e Corvia di piatto destro infila Andujar. Si arriva alla fine del primo tempo: il Catania non sfrutta due grosse occasioni con Maxi Lopez, Corvia non sbaglia.
Via alla ripresa con Giampaolo che sostituisce Carboni con Ledesma. Gli etnei si dimostrano alquanto arruffoni, lasciando Maxi Lopez un po’ troppo isolato in avanti. Il tecnico catanese cerca di far cambiare marcia ai suoi: dentro Antenucci e fuori un abulico Ricchiuti. Sul fronte opposto De Canio getta nella mischia Munari: a fargli spazio un impalpabile Jeda, ancora fuori dalla manovra giallorossa. Dentro anche Gomez per Izco ed il Catania continua a premere con insistenza. Il Lecce si difende, talvolta gettando qualche pallone di troppo in tribuna, ma per il Catania all’attivo solo tiri dalla bandierina. Ma il tecnico materano cerca di serrare le fila a centrocampo. Dentro il ‘mastino’ Coppola per il fantasista Olivera. I rossoblu continuano a premere, ma per Rosati nessun intervento di rilievo. Gli ultimi minuti sono un vero e proprio assedio all’area giallorossa, ma la difesa salentina regge. Il fischio di Pierpaoli è una vera e propria liberazione. Passa il Lecce, al Catania resta l’amaro in bocca per una sconfitta che, forse, avrebbe potuto evitare.
Formazioni e pagelle. Lecce (4-3-3): Rosati 6.5, Rispoli 6, Fabiano 6.5, Ferrario 6.5, Mesbah 6, Grossmuller 5.5 (44′ st Gustavo s.v.), Vives 6, Piatti 6, Jeda 5.5 (19′ st Munari 5.5), Corvia 7, Olivera 6 (32′ st Coppola s.v.). (81 Benassi, 2 Donati, 15 Ofere, 28 Brivio). All: De Canio 6 Catania (4-1-4-1): Andujar 6, Potenza 5.5, Silvestre 5.5, Spolli 6, Captano 6, Carboni 5.5 (1′ st Ledesma 6), Izco 5.5 (25′ st Gomez s.v.), Biagianti 6, Ricchiuti 5.5 (15′ st Antenucci 5.5), Mascara 6, Maxi Lopez 5.5. (30 Campagnolo, 22 Alvarez, 23 Terlizzi, 4 Delvecchio). All: Giampaolo 5.5 Arbitro: Pierpaoli di Firenze 5.5 Reti: nel pt 36′ Corvia Angoli: 8 a 3 per il Catania Recupero: 1′ e 4′ Ammonito: Olivera per gioco falloso Spettatori: 7.300 ** IL GOL – 36′ pt: Olivera dal vertice dell’area di rigore pesca con un perfetto cross Corvia: piatto destro sotto il sette e vantaggio del Lecce
Fonte Ansa