Cronaca

Covid, le prime regole di Draghi: ecco cosa prevedono

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26 Febbraio 2021, 20:32

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E’ il biglietto da visita, il primo Dpcm del presidente del Consiglio, Draghi. Le bozze sono già in circolazione – rilanciate dalle agenzie – per comprendere come sarà la nuova stagione del contrasto alla pandemia che, oggi, sembra in continuità con l’impostazione del governo Conte.

Il clima politico, anche all’interno della stessa maggioranza, è teso, diviso tra aperturisti e rigoristi. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha chiesto una Pasqua non blindata, attirandosi la replica poco accomodante del segretario del Pd, Nicola Zingaretti. Ecco alcuni dei punti del provvedimento.

No alla discoteca

 Fiere, congressi e discoteche resteranno off-lmits anche in zona bianca. E’ quanto, appunto, prevede la bozza del nuovo Dpcm inviato alle Regioni. “Restano sospesi gli eventi – si legge – che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto, comprese le manifestazioni fieristiche e i congressi nonché le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso”.

Sì a cinema e teatri

Dal prossimo 27 marzo – come aveva, a grandi linee, anticipato il ministro della Cultura, Franceschini ed è questa la principale novità – torneranno gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto, con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi.

Barbieri e parrucchieri

Le misure, in vigore dal 6 marzo, saranno valide anche a Pasqua. “Le disposizioni del presente decreto – si legge nel testo – si applicano dalla data del 6 marzo 2021, in sostituzione di quelle del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 gennaio 2021, e sono efficaci fino al 6 aprile 2021”, il giorno dopo Pasquetta. Nelle zone rosse, barbieri e parrucchieri resteranno chiusi. 

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Le scuole

La scuola resta in presenza per gli alunni dell’infanzia, delle elementari e delle medie mentre per quelli delle superiori la didattica è in presenza “almeno al 50% e fino ad un massimo del 75%”. Nella bozza si introduce un’ulteriore misura: “al fine di mantenere il distanziamento sociale, è da escludersi qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa”.

I ristoranti

Non ci sarà, invece, l’apertura serale per i ristoranti. “Le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) – si legge nella bozza – sono consentite dalle 5 alle 18” con un massimo di 4 persone per tavolo “salvo che siano tutti conviventi”. Dopo le 18 “è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico”. Ma resta consentita “senza limiti di tempo la ristorazione negli alberghi e in tutte le altre strutture ricettive, limitatamente ai propri clienti che siano ivi alloggiati”

Si coglie, nel testo, come già accennato, il mantenimento della linea della prudenza, con qualche riapertura. La voglia di offrire all’esausta economia italiana uno spiraglio di fiducia, cercando di proteggere, al meglio, la salute. Ma, come sempre, sarà l’andamento della pandemia e dei contagi a indirizzare le scelte che verranno.

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26 Febbraio 2021, 20:32

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