PALERMO- “Ieri sera squilla il telefono!! Chiamata dall’Ospedale: c’è da andare in sala operatoria: infarto in un paziente giovane COVID positivo con polmonite! Arriviamo ci vestiamo con mille tute, caschi, visiere e mascherine. Il malato dentro la barella di biocontenimento affannato, stringendo il cellulare unico affetto rimasto, immerso nel dramma che stava vivendo e nella sua solitudine! Occhi lucidi impauriti e sgranati! Quello che mi è rimasto impresso è il suo sguardo disperato insieme ad una frase: dottore perché non mi sono vaccinato perché!! Oggi sempre più complicanze cardiovascolari in pazienti con polmonite da COVID-19!”.
Lo sfogo dei medici
Lo scrive su Facebook il dottore Giovanni Vaccaro, medico in trincea ad Agrigento, all’ospedale ‘San Giovanni Di Dio’. Raggiunto al telefono, racconta: “Si tratta di un paziente di circa sessant’anni, come un altro di 45 anni, sempre colpito da infarto e sempre pentito di non essersi vaccinato. Aumentano le complicanze cardiovascolari del Covid. E c’è rabbia, ma c’è anche pena quando incontri queste persone smarrite e pentite. Funziona come per il calcio: ognuno pensa con la sua testa, convinto di saperla lunga. Solo che questo non è il campionato, ma una cosa molto più seria e drammatica”. Si coglie un comprensibile senso di sconforto che riguarda tanti professionisti della Sanità, se non tutti. Qui, in questa foto tratta da Facebook, il dottore Vaccaro, cardiologo ed emodinamista, è con gli infermieri Maria Assunta Russo e Davide Terranova. Lavorano nel reparto di Emodinamica e Cardiologia interventistica, diretto dal dottore Giuseppe Caramanno.
Il Covid in Sicilia
I numeri in Sicilia sono ancora molto pesanti, né potrebbe essere diversamente (leggi qui). Si continua con i ricoveri, si continua a morire. E ci sono ancora troppi siciliani che non si stanno vaccinando e che, purtroppo, sono costretti a pentirsi quando incappano nella forma grave della malattia.