Mercoledì scorso, meno di una settimana fa, c’erano sette pazienti ricoverati alla Terapia intensiva Covid dell’ospedale ‘Cervello’, diretta dal dottore Baldo Renda, oggi sono undici. Un fatto che sembra numericamente allarmante: ma cosa sta succedendo?
Intanto cerchiamo di capire, nel dettaglio. Secondo le informazioni di cui disponiamo: sei pazienti sono non vaccinati, cinque sono vaccinati. I primi, i non vaccinati, sono casi più difficili. Dei cinque vaccinati, ci sono due ricoverati con la terza dose: un ultraottantenne, grave per il Covid, e una persona che è lì per un motivo differente dal coronavirus, un trauma, ma è risultata positiva. Ci sono poi tre pazienti ricoverati con la seconda dose. Questo è il dato completo, ancora non cristallizzato, che deriva dall’esperienza diretta sul campo.
“E’ una situazione da tenere sotto controllo – dice il dottore Renda -. Penso che, presto, si porrà il problema della quarta dose per tutti, non solo per i fragili, anche per chi, come noi sanitari, è più esposto. Ci sono colleghi che hanno avuto il Covid e sono stati malissimo, magari non ospedalizzati. Io correrò a fare la quarta dose, quando sarà possibile”.
C’è una controtendenza in atto? La Terapia intensiva di Palermo offre delle informazioni in diretta, ma è presto per dire se siamo davanti a un fenomeno generale. Secondo l’Agenas, viviamo una fase di ritirata dei casi gravi, come riporta un altro articolo pubblicato dal nostro sito: “La percentuale di posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti con Covid cresce in Abruzzo (all’8%), Emilia Romagna (9%) e Sardegna (13%), mentre cala in 6 regioni: Liguria (8%), Molise (5%), Pa Bolzano (2%), Puglia (6%), Sicilia (8%), Toscana (9%). Vedremo l’evoluzione dei numeri nelle prossime ore.
Secondo l’ultimo bollettino, quello di ieri, sono 1.606 i nuovi casi di Covid-19 registrati a fronte di 12.699 tamponi processati in Sicilia. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 3.339. Il tasso di positività è salito al 12,6%.