MARSALA – Primo intervento con terapia monoclonale su una paziente ultra sessantenne, paucisintomatica ma con fattori di rischio, stamattina all’ospedale Paolo Borsellino di Marsala.
Ad occuparsene è stata l’unità operativa di malattie infettive, diretta dal dottor Pietro Colletti, che nei giorni scorsi era stata individuata dall’assessorato regionale della Salute come centro abilitato all’impiego degli anticorpi monoclonali per il trattamento del contagio lieve o moderato da Sars-Cov2.
La segnalazione era arrivata nella giornata di ieri e, immediatamente, s’è messa in moto la macchina organizzativa: dall’unità operativa di Marsala è stata avanzata richiesta del farmaco alla farmacia palermitana autorizzata al rilascio e, stamattina, un’autoambulanza del centro di assistenza convenzionato “Paceco soccorso” è andata a prelevare la signora a casa per portarla al “Paolo Borsellino”.
Lì, dopo i primi necessari esami diagnostici sulla paziente, è stata somministrata la terapia con anticorpi monoclonali. L’intervento complessivamente è durato circa un paio di ore al termine delle quali, non riscontrando reazioni negative sulla paziente, è stato disposto il trasferimento della signora presso il proprio domicilio.
“Si tratta di una terapia precoce assai promettente per i pazienti in fase iniziale di malattia ma a rischio di aggravamento, per evitare i ricoveri ospedalieri”, afferma il dottor Pietro Colletti.
La terapia con anticorpi monoclonali è riservata a pazienti non ospedalizzati con particolari e ben definiti fattori di rischio. Va somministrata entro dieci giorni dall’insorgenza dei sintomi, in strutture sanitarie, da personale adeguatamente formato.
A questo scopo, all’interno del reparto di Malattie Infettive dell’ospedale Paolo Borsellino sono state allestite postazioni opportunamente attrezzate per l’accoglienza del paziente e per l’infusione del farmaco. Come stabilito dalle normative vigenti la selezione del paziente da trattare è affidata ai medici di medicina generale, ai pediatri, ai medici delle Uusca e, in generale, a quelli che abbiano l’opportunità di entrare in contatto con pazienti affetti da Covid di recente insorgenza e con sintomi lievi-moderati.
Attualmente sono autorizzati in Italia i farmaci bamlanivimab e l’associazione bamlanivimab/etesevimib, che hanno dimostrato efficacia clinica nel ridurre la necessità di ospedalizzazione.