03 Settembre 2021, 09:36
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PALERMO- Questo grido-appello è registrato singolarmente, ma ha una amplificazione massima. E’, al tempo stesso, il grido di uno e il grido di tutti. L’urlo di chi lavora, di chi è finora sopravvissuto e guarda la saracinesca del suo esercizio commerciale con un sospiro di sollievo, ma anche con molta paura. Antonio Cottone è il presidente di Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) Confcommercio Palermo. E’ anche il titolare de ‘La Braciera’. Una serata in mezzo alla settimana, all’aperto. I suoi ragazzi procedono velocemente. Sanificano i tavolini con cura. Portano pizze e piatti. E quando si fermano in un angolo a riposare non abbassano la mascherina.
“Vede già i tavolini a quattro per la zona gialla? Io farei delle differenze. Sei vaccinato e hai il Green pass? Non c’è limite. Non sei vaccinato? Tavolino con restrizioni – dice Cottone -. Le persone devono capire che il vaccino è la salvezza, per la salute e per l’economia. E’ necessario vaccinarsi. Io sono vaccinato e i miei dipendenti pure, perché abbiamo senso della responsabilità. Qui abbiamo ospitato la struttura commissariale per le somministrazioni. Sappiamo che il momento è difficile, ma dobbiamo evitare assolutamente la zona arancione perché potremmo fare soltanto l’asporto e sarebbe un dramma”.
Ecco il grido, il richiamo, l’appello alla responsabilità che riguarda tutti, indistintamente. “Qui con me – continua Antonio – lavorano quarantotto persone e siamo davvero una famiglia. Condividiamo la passione per il lavoro. Durante i mesi di chiusura, non ho mandato via nessuno e non ho intenzione di mandare via nessuno. I miei ragazzi danno tutto. Come faccio a dire a qualcuno: scusa, da domani non venire più. Però c’è davvero bisogno di attenzione. La mia categoria è stata massacrata. C’è chi si è trovato, dall’oggi al domani, senza un piatto di pasta a tavola”. Prima del congedo c’è lo spazio per una foto. La squadra si mette in posa, come tutte le altre squadre, in ogni locale. Gente che vuole lavorare bene e che non può essere mandata in malora dalla superficialità degli altri.
Intanto, si susseguono gli ingressi in ospedale di non vaccinati in gravi condizioni. Sono tanti quelli che si mettono a rischio per una libertà di scelta che, spesso, non consente di scegliere. E quando finiscono in ospedale, si pentono. Ma, purtroppo, non possono più proteggersi.
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03 Settembre 2021, 09:36