“La scelta del Presidente Lombardo di azzerare il governo regionale decreta la fine dell’alleanza di centrodestra in Sicilia ed il fallimento politico dell’operato dell’esecutivo dallo stesso guidato”. Lo dice il segretario regionale del Partito Democratico, Francantonio Genovese.
“Da mesi – aggiunge – ripetevamo che questa compagine era assolutamente inadeguata a governare con efficienza amministrativa e dignita’ istituzionale. Oggi, finalmente, il Presidente Lombardo ne prende atto, sebbene riconnetta la sua decisione ad un non meglio chiarito tentativo di sabotaggio da parte di esponenti della sua maggioranza”. “Non so se in 48 ore si potra’ porre rimedio al disastro. La situazione di grave crisi venutasi a determinare suggerisce prudenza e senso di responsabilita’ da parte di tutti. Pertanto – conclude Genovese – prima di esprimere qualunque giudizio sul percorso che Lombardo intende ora seguire è opportuno conoscerne contenuti e scadenze sul piano concreto delle cose da fare, nell’esclusivo interesse dei siciliani”.
“Siamo di fronte al giusto epilogo dell’esperienza fallimentare del centrodestra in Sicilia”. Lo dice Antonello Cracolici, presidente del gruppo Pd all’Ars, commentando la decisione del Presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, di azzerare la giunta di governo. “In un anno – aggiunge Cracolici – questo centrodestra ha pensato solo a litigare, ignorando le emergenze e i problemi della Sicilia”.
“L’azzeramento della giunta da parte di Lombardo è il segnale evidente del netto fallimento di questo governo di centrodestra e della sua maggioranza. Gli elettori del centrodestra farebbero bene a trarre le dovute valutazioni da questa situazione ad appena un anno dal rinnovo del governo regionale”. Così Rita Borsellino del Pd commenta l’azzeramento della giunta di governo da parte di Lombardo. “Mi auguro che questo sia l’ultimo atto di una saga senza fine che danneggia solo la Sicilia e i siciliani”.
“E’ necessario ridare voce ai siciliani, che proprio adesso che la crisi economica investe tutte le aree produttive dell’isola, hanno bisogno di un governo capace di dare risposte concrete ai tanti cittadini in difficolta”. Questa la reazione di Erasmo Palazzotto, esponente siciliano di Sinistra e Libertà, alla luce della decisione del presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, di azzerare la giunta di governo. “Auspico che il Partito Democratico – aggiunge Palazzotto – non si lasci tentare da spinte consociative entrando o appoggiando un cosiddetto governo istituzionale, ma scelga con coraggio quello che la Sicilia merita, ossia la costruzione di un’alternativa al malgoverno delle destre”.
“Dopo solo un anno dalle elezioni, a Palermo non c’è più un governo regionale né una maggioranza. E’ la conferma piu’ precisa del fallimento del centrodestra. Ma ora si vada al voto subito, altrimenti temo ulteriori pasticci e magari inciuci tra Lombardo e il Partito Democratico”. Lo afferma Claudio Fava, esponente di Sinistra e Libertà. Secondo Giusto Catania, eurodeputato di Rifondazione Comunista, dopo l’azzeramento della giunta regionale siciliana “bisogna andare immediatamente al voto e riteniamo che la ricerca di nuove maggioranze all’interno dell’Assemblea Regionale Siciliana rischi di produrre un incomprensibile pastrocchio”. Secondo Catania “appare ormai chiaro che il Partito Democratico intende fare la stampella di Lombardo, e ciò
rappresenterebbe il tradimento del mandato elettorale”.
“Dialogare con Lombardo? Perché no, ma solo su temi concreti. Lo escluderei invece se dovesse trattarsi per il Pd di una esperienza politica che non innova”. A dirlo, in occasione di una visita alla redazione dell’agenzia ITALPRESS, è
stato il sindaco di Gela, Rosario Crocetta (Pd). “Sui temi concreti farei accordi anche con il diavolo, senza nessun pregiudizio – ha aggiunto Crocetta -: parlo di problemi come quelli dell’acqua, dei rifiuti, degli appalti, di una
collaborazione sul terreno della solidarietà, dell’efficienza della pubblica amministrazione, della lotta alla mafia”.