Crisi editoria, il Consiglio |presenta ordine del giorno - Live Sicilia

Crisi editoria, il Consiglio |presenta ordine del giorno

Nel documento i consiglieri chiedono alle istituzioni e alla politica di fare fronte comune per arginare questo fenomeno.

CATANIA – Quella che ha colpito D Channel è solo l’ultima delle cattive notizie. I canali non trasmettono più da oggi. Mentre la vertenza che riguarda Antenna Sicilia sembra non ancora chiusa, un’altra voce si spegne a Catania. Una questione, quella della difficoltà delle televisioni locali, e in generale di chi garantisce l’informazione e il confronto, affrontata anche in Consiglio comunale dove alcuni consiglieri, tra cui il vicepresidente Sebastiano Arcidiacono, hanno sottoscritto un ordine del giorno in cui chiedono alle istituzioni di fare fronte comune per arginare questo fenomeno.

“Premesso che da diversi mesi assistiamo con particolare preoccupazione alla grave crisi del sistema dell’emittenza televisiva regionale e della città di Catania che ha portato a chiudere i battenti, tra le altre, a testate storiche come Telejonica, Rete8 e Tele D, e mettere gravemente in crisi Telecolor e per ultima anche Antenna Sicilia” – scrivono i consiglieri. Secondo cui “Ogni emittente televisiva o radiofonica, giornale cartaceo oppure on line e, più in generale, ogni canale costretto a chiudere o a restringere il proprio ambito di azione – aggiungono – non fa che diminuire gli spazi di dibattito, di confronto delle diverse opinioni e, quindi, di democrazia sia in ambito regionale e locale”.

Da qui l’invito da una parte, alla proprietà editoriale di Antenna Sicilia “a esperire ogni iniziativa utile a salvare il prodotto informativo e il patrimonio di competenze e alte professionalità frutto di una lunga esperienza acquisita sul campo”, e la sollecitazione al Presidente della Regione, al sindaco e alle forze sociali e alle politiche della città a fare fronte comune per salvare l’informazione siciliana e cittadina mettendo in atto ogni tentativo per creare meccanismi di salvataggio delle testate giornalistiche in difficoltà economica, a cominciare da un congruo stanziamento in grado di finanziare, e rendere finalmente operativa la legge regionale di sostegno all’editoria varata dall’Ars due anni fa”.

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