"L'effetto cannoli" |Ma poi la procura smentisce - Live Sicilia

“L’effetto cannoli” |Ma poi la procura smentisce

La frase riportata da L'Espresso, che Tutino nega di avere pronunciato, ha scatenato un moto di indignazione fatale come quella foto del 2008. Attendendo una conferma, che non è arrivata.

Caso Tutino
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C’è profumo di cannoli oggi nella politica siciliana. L’articolo de L’Espresso che mette nero su bianco uno dei rumour che da giorni circolavano nel Palazzo promettendo scintille sul caso Tutino riporta alla memoria le atmosfere di un altro giorno di fine impero. Quando un bravo fotografo intercettò Totò Cuffaro fresco di condanna con in mano l’ormai celebre guantiera spedita da un amico dell’Agrigentino. Con tutte le differenze del caso, il risveglio di questa mattina ha lo stesso sapore. Quello del colpo di grazia. L’imbarazzante frase che sarebbe stata pronunciata dall’imbarazzante amico seguita dall’imbarazzante silenzio dell’imbarazzante presidente (che oggi spiega di non averla sentita) sa tanto, a tre giorni dall’anniversario di via D’Amelio, della goccia che fa traboccare il vaso. Un vaso già stracolmo di malgoverno, di gaffe, di fallimenti, di bluff, di ridicoli pasticci politici, di ipocrisia.

Oggi come mai prima c’è nell’aria un avviso di sfratto imminente per Crocetta e il suo partito dai Palazzi del potere, quel potere che il governatore e il Pd si sono spartiti in questi tre anni. E l’impressione è che anche se la politica tentasse di abbarbicarsi alla poltrona, si sia già attivato da un punto di vista emotivo l’effetto-cannoli visto all’epoca con Cuffaro con un moto di indignazione popolare che non lasciò scampo.

Tanto più con un 19 luglio alle porte, che si preannuncia da incubo per Crocetta – se quella frase riportata da L’Espresso sarà confermata – e per chi dovesse tentare di salvarlo, e con lui la propria poltrona.

Il conto da pagare si preannuncia salato. E se qualcuno tra i democrat si è illuso di farlo liquidare per intero al governatore avrà amare sorprese. Un partito che esprime presidente della Regione e nove assessori (sei direttamente tre attraverso partitini-satelliti) di fronte a un disastro di questa portata deve prepararsi al peggio. Ammesso che finalmente i siciliani utilizzino il loro diritto di voto come un giudizio per chi ha gestito la cosa pubblica in questi anni. Ai tempi dei cannoli non funzionò così e la coalizione di Cuffaro con un nuovo condottiero sbancò le urne. Altri tempi?

Aggiornamento 16,45 Il moto di indignazione popolare si è prontamente verificato. E il Pd ha già scaricato Crocetta, che si è autosospeso. Non è però ancora arrivata nessuna conferma (o smentita) sull’intercettazione da parte degli inquirenti. E l’avvocato di Matteo Tutino ha detto che il suo assistito “nega nel modo più assoluto” di aver pronunciato la frase. Che Crocetta ribadisce di non aver mai sentito.

Aggiornamento 17,26 La procura di Palermo ha smentito l’esistenza di una telefonata del tenore di quella raccontata da L’Espresso. E’ un colpo di scena clamoroso. Dopo una valanga di comunicati di condanna e di solidarietà a Lucia Borsellino, gli inquirenti negano l’esistenza della telefonata.


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