Crocetta: "Eni, doppia beffa" | La trattativa in alto mare - Live Sicilia

Crocetta: “Eni, doppia beffa” | La trattativa in alto mare

Le posizioni sulla raffineria e sui progetti sono lontanissime.

La rottura
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ROMA- ”L’Eni parla di una chiusura della raffineria e di un impianto di biocarburanti che occuperebbe 250 persone per un investimento di 250 milioni”. Lo afferma il presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, a margine del tavolo su Gela al ministero dello Sviluppo. Il governatore intende respingere le proposte e sta pensando di ”interrompere il tavolo di confronto sui pozzi”. ”Veniamo beffati due volte – conclude – da un lato ti rovinano il paesaggio e l’ambiente con i pozzi e dall’altro ti licenziano i lavoratori”.

Rottura azienda-sindacati
Si chiude con una rottura il tavolo sullo stabilimento Eni di Gela
al ministero dello Sviluppo economico. Secondo quanto si apprende da fonti sindacali, l’azienda ”è rigida sulla chiusura di Gela”, ha respinto la proposta dei sindacati di riavviare gli impianti come condizione per aprire un confronto sulla riconversione.

Sono 790 i posti di lavoro previsti nell’area di Gela dal nuovo piano che l’Eni avrebbe presentato nell’incontro al ministero dello Sviluppo, secondo fonti sindacali che sottolineano come solo la raffineria impieghi oggi 1.200 persone. Eni investirebbe in totale 2,25 miliardi di cui 250 milioni per la riconversione dello stabilimento, 200 milioni per la bonifica e 1,8 miliardi per aumentare la produzione del gas in Sicilia fino a coprire il 20% del fabbisogno italiano, per ottimizzare i campi offshore e cercare nuovi campi di gas.

(Fonte ANSA)

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