Crocetta: "Loro in direzione | e la mia scorta rischia la vita" - Live Sicilia

Crocetta: “Loro in direzione | e la mia scorta rischia la vita”

Visita lampo di Rosario Crocetta al Cannizzaro di Catania per constatare di persona le condizioni di salute degli agenti feriti sabato sera. Il Governatore non nasconde l'amarezza per la scelta del Pd. "Io mi sarei aspettato -dichiara - che sospendessero la direzione". Il bolletino medico

la visita al Cannizzaro
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CATANIA –  E’ un Rosario Crocetta visibilmente emozionato quello che si è recato stasera al reparto di Rianimazione dell’ospedale Cannizzaro di Catania per fare visita ai due agenti della scorta, Vincenzo Zerbo e Antonio Gricoli, rimasti gravemente feriti, sabato scorso, in un incidente stradale altezza di Cassibile e che ha coinvolto lo stesso presidente della Regione siciliana. Ma è anche un Crocetta che non nasconde la propria amarezza rispetto alla scelta del Pd di uscire dalla maggioranza di Governo: ‘Sinceramente Lupo crede che, in uno dei momenti più difficili della mia vita, in cui io temo per la vita delle persone che mi fanno la scorta e che la rischiano ogni giorno per me, io possa fare questo dibattito politico. Io mi sarei aspettato – sottolinea il Governatore – che sospendessero la direzione”.

Una reazione a metà strada tra il politico ed il personale: ”Mi aspettavo – ha aggiunto Crocetta- che venissero a fare non una visita al presidente della Regione che ha subito uno shock tremendo e che ha rischiato la pelle. La cosa peggiore è che i poliziotti qui ricoverati, la pelle, la stanno rischiando ancora. Sarebbe servito  – chiosa il politico gelese-   un atto fatto col cuore, di amore. Ma la politica lo conosce il linguaggio del cuore?”.

Nonostante l’emozione del momento, Crocetta non intende dunque cedere ai desiderata democratici, preferendo continuare sulla linea politico-amministrativa finora espressa a Palermo: “Per me si continua il programma che è stato concordato con il popolo siciliano. Io non mi faccio condizionare da alcuno e non sarò il pupo di alcuno. Se c’è qualcuno che mi può domare è il popolo siciliano”.

Crocetta mentre incontra i familiari degli agenti feriti

‘L’altra notte – racconta Crocetta prima di entrare nel nosocomio catanese- l’ho passata insieme a loro. Ieri sono dovuto passare a Gela per cambiare i vestiti. Oggi è una giornata di particolare tensione. Sono stato per un momento di preghiera nella vostra bellissima cattedrale e adesso sono qui per stare vicino alle famiglie, ai poliziotti”. “Questi ragazzi sono stati degli eroi – ha aggiunto il presidente della Regione Siciliana – perché sono finiti su un muro per evitare di venirci addosso. Questo oggi non l’ho detto però va detto. Sono andati a sbattere perché noi ci siamo trovati una macchina ferma di fronte in questo casello dove non c’era nessuna segnaletica e che diventa un imbuto e noi andando ad una velocità normale ci siamo trovati con una macchina ferma in piena autostrada nella corsia di sorpasso”.

Una dinamica, sopra la quale, secondo Crocetta, andrebbe accertata ogni possibile responsabilità: ”Guerra al Cas? Guerra no, mai vendette, ma giustizia sì. Farò una commissione di inchiesta – ha annunciato il presidente della Regione Siciliana – che andrà a vedere se sono rispettate le norme stradali, e se ci sono delle responsabilità si pagano, perché io già nel primo imbocco avevo visto che non c’è alcun tipo di avviso per le persone che permetta di identificare questi caselli abbandonati, che non sono stati mai attivati, quindi non ci sono i rallentatori di velocità, l’illuminazione, le segnaletiche catarifrangenti etc. Lunedì voglio convocare il Cas – ha ribadito Crocetta – per cercare di affrontare questa questione”.


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