Crolla intonaco Duomo| Il bambino si è svegliato - Live Sicilia

Crolla intonaco Duomo| Il bambino si è svegliato

La precisazione della Diocesi: "mai venuta meno a proprio dovere restauro e sicurezza".

tragedia sfiorata sabato
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CATANIA – “Si è svegliato” il bambino di un anno ricoverato nel reparto rianimazione del Policlinico di Messina dopo essere rimasto ferito sabato scorso insieme ad un 30enne disabile nel Duomo della cittadina dal crollo di un pezzo di intonaco durante un matrimonio. Lo ha reso noto in un comunicato nel quale la Diocesi esprime “rammarico e dispiacere” per l’accaduto, il vescovo di Acireale, Mons. Antonino Raspanti dopo averlo appreso dalla madre del piccolo.

Quest’ultima ha anche riferito che i medici “hanno staccato i macchinari”. E’ fuori pericolo il bambino di un anno ricoverato nel reparto di rianimazione del Policlinico di Messina dopo essere rimasto ferito insieme con un disabile di 30 anni sabato scorso nel Duomo di Acireale (Catania) dal crollo di un pezzo di intonaco durante un matrimonio. Lo fanno sapere i medici, aggiungendo che il piccolo resta sotto controllo e sarà sottoposto a controlli, Tac ed esami specifici. Il bimbo aveva riportato un trauma cranico grave con frattura scomposta pluriframmentaria dell’osso frontale accompagnato da un lieve stato commotivo.

“Una notizia che riempie di gioia non solo il vescovo – ha commentato – ma l’intera comunità diocesana”. Il vescovo nei giorni passati si è recato nel Policlinico di Messina ed è stato sempre in contatto telefonico con i genitori per avere notizie sullo stato di salute del piccolo. “Le notizie di cauto ottimismo che hanno lasciato in apprensione l’intera comunità diocesana – conclude la nota – adesso cedono il posto alla gioia ed all’augurio che il bambino possa presto riprendersi nel pieno delle sue funzioni”. “Intanto dai primi rilievi effettuati nella Basilica Cattedrale – si legge ancora nella nota – è chiaro come l’incidente sia stato una tragica fatalità assolutamente non prevedibile. Lo scrostamento d’intonaco si è verificato in un luogo dove non c’erano né lesioni, né segni di umidità”.

“La diocesi in ogni caso – smentendo voci denigratorie – non è mai venuta meno al proprio dovere di provvedere al restauro e messa in sicurezza dei tanti edifici di culto, attingendo sia al fondo dell’8xmille che a fondi propri o delle singole parrocchie. Ogni anno, così come pubblicato sul sito diocesano, una o due parrocchie sono oggetto di lavori”.(ANSA).


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