CATANIA – Crollano calcinacci di grosse dimensioni dal viadotto autostradale numero 15 presente sulla A18 Messina-Catania, in direzione della città dello Stretto, e che attraversa la rete autostradale a circa 500 metri prima dell’uscita per Giarre, in provincia di Catania. Diversi testimoni raccontano come siano crollati dei calcinacci di grossa dimensione che hanno sfiorato le auto in transito. Altre hanno sbandato per evitarle ed altre ancora hanno tamponato tra loro. Pezzi grossi quanto mattonelle da giardino. Se non è accaduta la tragedia è un miracolo. Il Codacons, che da anni denuncia, con diversi esposti, le pessime condizioni in cui versa l’autostrada A18 Messina-Catania in entrambi i versanti, ed i rischi a cui vanno incontro gli automobilisti, invoca lo stop ai pedaggi sulle autostrade Siciliane. Il Codacons, commenta duramente: “L’A 18 non è un’autostrada, bensì una strada fatiscente ed insicura, con gallerie da terzo mondo, non può essere classificata come autostrada! Chiediamo lo stop immediato ai pedaggi autostradali ed una task force per il monitoraggio e messa in sicurezza di viadotti e gallerie. Il Codacons, tramite il penalista avvocato Carmelo Sardella Dirigente dell’Ufficio Legale Regionale, , annuncia la presentazione di un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica di Catania per le pessime condizioni delle autostrade, a causa della carente manutenzione da parte di ANAS e CAS.
In particolare, dopo il crollo, evitabile e prevedibile, del viadotto in questione si evidenzia come tutte le autostrade Siciliane siano insicure, spesso impercorribili e comunque prive della necessaria manutenzione. Infatti, la segnaletica verticale è in gran parte coperta dalle piante. Le condizioni del manto stradale sono pessime, essendo piena di buche e crepe che mettono costantemente a rischio l’incolumità degli automobilisti e in particolar modo dei motociclisti. Per di più, gli interventi di manutenzione, che vengono fatti a macchia di leopardo, hanno una scarsa durata. In particolar modo, la situazione dei viadotti è ad alto rischio poiché ci sono evidenti tracce di assenza di manutenzione, e il ferro portante risulta esposto alle intemperie ormai da tempo. Infine, le gallerie, all’interno delle quali spesso piove, sono per lunghi tratti totalmente al buio. I reati ipotizzati sono diversi, tra cui il delitto di “attentato alla sicurezza dei trasporti” di cui all’art. 432 del Codice Penale. “Chiediamo alla Procura”, afferma l’avv. Sardella, “di accertare le responsabilità della omessa manutenzione e messa in sicurezza di gran parte dei viadotti delle autostrade Siciliane, che si traduce in un serio pericolo per l’incolumità di tanti Siciliani e turisti che in questi mesi affollano le nostre località”.