L’AQUILA – La casa dello studente dell’Aquila crollò il 6 aprile del 2009, uccidendo otto studenti universitari: oggi è arrivato il primo verdetto della sentenza di primo grado per quella tragedia con tre condanne a quattro anni e una ad un anno e sei mesi. Sei persone invece sono state assolte: due per non luogo a procedere e quattro perchè il fatto non sussiste.
La procura del capoluogo abruzzese ha visto accolte tutte le richieste avanzate: per i lavori di restauro del 2000 che avrebbero indebolito la struttura i condannati a quattro anni sono i tecnici Bernardino Pace, Pietro Centofanti e Tandredi Rossicone. Il quarto condannato è Pietro Sebastiani, tecnico dell’azienda per il diritto agli studi universitari.