"Mafia, non c'è la prova" | Oggi la sentenza - Live Sicilia

“Mafia, non c’è la prova” | Oggi la sentenza

Cuffaro e la Cassazione
di
1 min di lettura

Per la Procura Generale della Cassazione, l’ex governatore della Sicilia Salvatore Cuffaro non può essere accusato di favoreggiamento aggravato di Cosa Nostra perché manca la prova “di aver voluto favorire il sodalizio mafioso. Di conseguenza – sempre secondo la Procura generale – si prescriverebbe l’accusa di aver favorito il boss Guttadauro e rimarrebbe in piedi solo l’accusa di favoreggiamentosemplice del manager della sanità Aiello, episodio che potrebbe prescriversi nel prossimo mese di aprile. Lo ha detto il sostituto procuratore generale Giovanni Galati nella sua requisitoria, tuttora in corso, al processo contro Cuffaro.

Il sostituto procuratore generale della Cassazione, Giovanni Galati, nella sua requisitoria in corso innanzi alla seconda sezione penale della Cassazione, per il processo ‘talpe alla dda’ ha chiesto l’annullamento con rinvio della sentenza di condanna a sette anni di reclusione per l’ex governatore della Sicilia, Salvatore Cuffaro, chiedendo alla Corte d’Appello di Palermo di rideterminare la pena al ribasso. Secondo il pg Galati, infatti, è da considerarsi prescritto “l’episodio di favoreggiamento nei confronti di Guttadauro e Miceli, in quanto non è configurabile a suo carico l’aggravante mafiosa: siccome il fatto risale al 2001, risultano decorsi i termini di prescrizione”. Rimane invece in piedi, ha proseguito Galati, “la contestazione del favoreggiamento semplice nei confronti del manager della Sanità Aiello, l’episodio risale al 2003”. In pratica i giudici di Palermo dovranno rideterminare la condanna solo per questo ultimo reato dal momento che la continuazione con l’altro episodio viene meno. Galati sta ancora parlando in relazione ai ricorsi degli altri imputati.

La Cassazione pronuncerà oggi la sentenza sul processo alle talpe della Dda nel quale l’ex governatore della Sicilia, Salvatore Cuffaro, è stato condannato a sette anni di reclusione per favoreggiamento a Cosa Nostra e violazione del segreto d’ufficio. La camera di consiglio della seconda sezione penale della Suprema Corte inizierà intorno alle ore 10.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI