“Al Presidente della Regione eletto dalla coalizione di centro destra, vorrei pacatamente far notare che le macerie stanno sommergendo la Sicilia, in tutti i campi: politici, amministrativi e sociali. E non sono certo macerie che ha ereditato da me”. Lo afferma l’ex governatore e senatore dell’Udc, Toto’ Cuffaro, che prosegue: “Che mi ricordi ho lasciato una macchina amministrativa perfettamente funzionante. Nei sette anni del mio mandato il bilancio della regione e’ stato sempre approvato entro il 31 dicembre. Il documento di programmazione dei fondi Europei relativo al 2007/13 che i miei uffici avevano preparato e’ stato il primo in Europa ad essere approvato, mentre ora grazie alla girandola di direttori, che lui in solitudine ha voluto, non e’ stato ancora utilizzato un solo euro. A distanza di due anni non e’ ancora stata emanata la legge che consente di utilizzare i fondi Europei. L’unico assessorato ad essere in grado di farlo, perche’ ha provveduto per tempo, e’ l’industria retta da un assessore Udc e che forse proprio per tale motivo cacciato”. “La Gazzetta Ufficiale della regione Siciliana – prosegue Cuffaro – era piena di bandi per la realizzazione di lavori pubblici e di bandi comunitari. Le citta’ siciliane che avevo trovato piene di rifiuti erano state ripulite e non si assisteva certo allo scempio a cui stiamo assistendo in questi giorni in tutta la Sicilia. Il piano per la gestione dei rifiuti validato con i complimenti della commissaria Europea per l’ambiente e l’iter per la realizzazione dei termovalorizzatori gia’ in fase avanzata. I cittadini siciliani, anche quelli delle citta’ piu’ difficili, come Agrigento e Palermo, potevano aprire i rubinetti ed avere la certezza di vedere scorrere l’ acqua. La disoccupazione era ancora alta, ma per sette anni sempre in costante discesa, anche in controtendenza rispetto al resto d’Italia mentre ora ha ripreso a salire”.
“L’agricoltura pur se in difficolta’ – prosegue Cuffaro – era difesa in tutte le sedi istituzionali, a Roma come a Bruxelles, mentre ora e’ stata abbandonata ai voleri della Lega”. “La Sicilia – aggiunge Cuffaro – aveva un autorevole presenza dentro il sistema creditizio e cio’ ci consentiva di difendere gli interessi dei siciliani mentre ora la regione e’ latitante. I cittadini siciliani non dovevano sopportare interminabili attese per poter eseguire una risonanza magnetica o una tac, ne’ dovevano pagarsi le analisi. Nessun siciliano ha dovuto aspettare sei mesi per una prestazione salvavita, la settimana scorsa – dice ancora Cuffaro – ho invece dovuto sentire di gente che potra’ iniziare la chemioterapia all’inizio del prossimo anno: si fermi respiri profondamente e rifletta. Avra’ forse risanato i conti della sanita’, ma a quale costo per i siciliani?. Avra’ pure tagliato sette direttori generali ma ci sono 60 direttori amministrativi in piu’, dov’e’ il risparmio? Con quali fondi acquistera’ le risonanze magnetiche che ieri ha promesso in giro per la Sicilia?”. “Di certo – conclude Cuffaro – io non ho lasciato in macerie l’alleanza che mi aveva fatto eleggere alla piu’ alta carica della nostra regione se e’ vero, come e’ vero, che lo abbiamo eletto con il 64% dei consensi. Ne’ ho votato a favore dell’utilizzo dei Fas al Nord Italia come invece hanno fatto i deputati ed i senatori del suo partito che ora strillano e rivendicano cio’ che hanno prima regalato”.