Da Carmen Consoli a Michele Placido, dall’Orchestra sinfonica siciliana alle tragedie greche: è un cartellone variegato quello che prenderà il via a giugno e si concluderà ad agosto negli anfiteatri antichi siciliani. Una trentina fra i migliori spettacoli dei principali teatri stabili dell’Isola “prestati” agli anfiteatri e la collaborazione fra assessorato regionale al Turismo e assessorato ai Beni culturali, tutto questo è il cuore del progetto “Anfiteatro Sicilia” che quest’anno è alla sua seconda edizione.
Hanno presentato il progetto oggi a Palazzo dei Normanni l’assessore al Turismo Anthony Barbagallo e il capo della segreteria tecnica del gabinetto dell’assessorato ai Beni culturali, Nunziello Anastasi. “Questo è una dei progetti d’eccellenza che ha sviluppato il governo regionale e sviluppato con i Beni culturali – ha detto Barbagallo – Sono iniziative che danno la possibilità ai turisti e ai cittadini di visitare i più importanti anfiteatri antichi siciliani e di godere della bellezza e della qualità degli spettacoli”. Un’iniziativa che metterà in circuito spettacoli di rilievo fra quelli dei teatri pubblici come il Massimo e il Biondo di Palermo, i teatri Bellini e Stabile di Catania, Taormina Arte, l’Orchestra Sinfonica Siciliana, e li riproporrà in quattro anfiteatri antichi siciliani: riconfermati il teatro greco romano di Catania e l’anfiteatro di Taormina, a questi si aggiungono il teatro greco di Morgantina e quello di Tindari.
Un programma variegato che va dalla lirica alla musica leggera, dalla prosa ai concerti di musica classica, spettacoli per tutti i palati: l’iniziativa prenderà il via con il primo spettacolo l’otto giugno a Catania con l’inaugurazione del tour di Carmen Consoli e proseguirà per tutta l’estate per esempio con Michele Placido che si esibirà ad agosto al teatro di Morgantina interpretando” L’uomo dal fiore in bocca” o “La Carmen” prodotta dal teatro Bellini di Catania prestata al teatro antico di Taormina a luglio.
L’iniziativa è stata finanziata con poco meno di 500mila euro, si tratta di con fondi Ministeriali dell’agenzia territoriale per la coesione. Quella di Anfiteatro Sicilia è una formula che presto potrebbe essere esportata nel resto d’Italia. “Queste iniziative creano maggiori opportunità per valorizzare le nostre ricchezze e i nostri siti culturali – ha detto Anastasi – In questo caso vengono messi in luce i teatri i teatri in pietra. Un progetto come questo consentirà anche di implementare le attività in quei teatri in pietra spesso non sfruttati a pieno come per esempio quello di Morgantina”.

