"Da Darabli all'affondamento" |Altri testi sulla strage del mare - Live Sicilia

“Da Darabli all’affondamento” |Altri testi sulla strage del mare

C'è anche un minorenne nella lista dei sopravvissuti che da domani saranno ascoltati dal Gip Cosentino. E manca all'appello anche il cittadino del Bangladesh ricoverato al Cannizzaro, il primo sopravvissuto ad arrivare a Catania.

Incidente probatorio
di
3 min di lettura

CATANIA – Proseguiranno domani gli incidenti probatori relativi all’inchiesta del nubifragio nel canale di Sicilia, che ha provocato la morte di oltre 750 persone. Sono sette i testi che dovrà ascoltare il Gip Maria Paola Cosentino, che sempre domani fisserà il calendario delle udienze. E’ prevista l’audizione anche di un minorenne: in totale sono 28 i superstiti chiamati dalla procura a rilasciare dichiarazioni che rappresentano i pilastri dell’accusa nei confronti dei due indagati: il tunisino e il siriano.

Mohammedi Alì Malek e Mahmud Bikhit – si legge nella richiesta di incidente probatorio firmato dal pm Andrea Bonomo – sono accusati in concorco, il primo come comandante e il secondo come membro dell’equipaggio con il compito di tenere i contatti con gli organizzatori libici e di coadiuvare il capitano, effettuavano il trasporto illegale di un numero imprecisato di diverse centinaia di cittadini proveniente dall’Algeria, Somalia, Nigeria, Egitto, Senegal, Zambia, Bangladesh e Gana. In particolare – scrive il pm – ponendosi al comando del peschereccio e mantenendo i contatti attraverso un telefono satellitare con uno dei capi organizzatori del viaggio, partivano da Darabli in Libia e una volta giunti in acque internazionali effettuavano una chiamata di richiesta di soccorso su imbarcarzioni italiane, così compiendo atti diretti a procurare l’ingresso illegale in Italia dei cittadini trasportati.

Posizione più pesante per Ali Malek accusato di aver causato il naufragio del motopeschereccio nell’aver imbarcato su un natante lungo circa 20 metri, privo di ogni necessaria dotazione di sicurezza, un numero di passeggeri del tutto sproporzionato alle dimensioni del natante e al lungo tragitto da percorrere in alto mare, nonchè nell’avere con imperizia effettuato le manovre da percorrere in alto mare, nonchè nell’avere con imperia effettuato le manovre di accostamento del peschereccio al mercantile battente bandiera portoghese che hanno causato la collisione tra le due imbarcazioni. In particolare – aggiunge il sostituto procuratore nella richiesta inviata al Gip – a causa della collisione e della precaria stabilità il peschereccio si rovesciava affondando in pochi minuti. E dunque cagionava la morte di un numero imprecisato di centinaia di persone. Oltre all’omicidio colposo il presunto comandante, difeso dall’avvocato Massimo Ferrante, deve rispondere di sequestro di persone con l’aggravante che sulla nave erano presenti minori di 14 anni. Chiudendo a chiave – si legge – i migranti nei due livelli inferiori del motopeschereccio li privava della libertà personale.

Nel corso degli incidenti probatori terminati venerdì scorso erano emersi particolari contrastanti. Oltre a questo l’Adn Kronos il 25 aprile ha pubblicato un intervista ad un giovane che si è presentato come il fratello del presunto comandante, che secondo quanto riportato dall’articolo dell’agenzia stampa avrebbe reso agli inquirenti false generalità. Il motivo però non si conoscerebbe, al momento. Resta da ascoltare anche il cittadino del Bangladesh, il primo dei superstiti arrivato a Catania, ricoverato al Cannizzaro di Catania. E’ stato lui il primo a fornire utili dettagli agli inquirenti che portarono prima al fermo di Ali Maleck e del siriano Bikhit, convalidato dal Gip con sostituzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Dal canto suo Ali Maleck continua a dire di essere un semplice migrante che ha pagato. Il siriano, difeso dall’avvocato Giuseppe Ivo Russo, ha “confessato” e inoltre in fase di interrogatorio ha accusato il tunisino di essere il comandante del peschereccio affondato.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI