Da Santo Domingo a Catania |I signori della cocaina - Live Sicilia

Da Santo Domingo a Catania |I signori della cocaina

Un fiume di soldi. Così i Santapaola hanno tentato di mettere sotto scacco l''ndrangheta.

L'inchiesta
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CATANIA – Roma-Madrid-Santo Domingo. Sono tre gli scali dei voli in partenza da Catania che avrebbero consentito al “sodalizio criminale” guidato da Giuseppe Galati di fare scorta di cocaina. E’ questo quadro che emerge dall’esecuzione di ordinanza cautelare emessa dalla Procura di Catania nei confronti di sei persone dedite “all’importazione, al trasporto e alla detenzione ai fini di spaccio” di polvere bianca.  Giuseppe Galati, Patria Batista Melendez detta “Erika”, Francesco Di Prima soprannominato “Frasciame” e Stefano Borgese sono stati destinatari della misura della custodia in carcere mentre nei confronti di Massimiliano La Piana e Renato Dario Gravagna è stata applicata quella dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. L’operazione   prende il nome dal contatto sudamericano del gruppo: Compadre, cittadino domenicano in fase d’identificazione.

Ore e ore di intercettazioni telefoniche e ambientali pubblicate sul mensile S in edicola consegnano un quadro che si arricchisce di particolari e chiama in causa anche ex pezzi da novanta della malavita come Andrea Nizza, attualmente detenuto al 41 bis.  Secondo gli inquirenti il gruppo avrebbe organizzato trasferte domenicane anche “per conto di organizzazioni criminali mafiose (come quella dei Nizza citati più volte)”, un elemento questo  che apre una finestra sulle modalità messe in campo dai clan etnei per aggirare la filiera della ndrangheta calabrese. Le cimici delle fiamme gialle registrano una conversazione che chiama in causa il potentissimo clan mafioso. Il gruppo di Galati li avrebbe aiutati in una sola occasione. E’ Galati a prendere l’argomento ricordando come siano stati graziati dal fatto di non fare affari direttamente con Andrea Nizza. Il timore di Galati è legato ai casi di pentitismo relativi al clan. Uno su tutti quello di Fabrizio Nizza fratello dell’ex latitante Andrea. “La nostra fortuna sai qual è stata? Che noi con Andrea Nizza non abbiamo fatto niente…perché questi Nizza sono diventati tutti quanti diventati sbirri…mi stai capendo?”, dice Galati a Frasciame. “Gliel’abbiamo fatto allora…una sola volta…quand’è che è stato poi non l’abbiamo più fatto…però se noi avevamo un rapporto con qualche pentito…qualche cosa… noi eravamo persi…perché cascavamo pure noi…ma non per colpa mia…per colpa di quello (del pentito)…mi stai capendo?”, dice e rassicura il sodale. “Per questo ti dico: puoi stare tranquillo”.

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