Dal medio oriente all'Ucraina e al piano Mattei, le parole di Meloni all'Onu - Live Sicilia

Dal medio oriente all’Ucraina e al piano Mattei, le parole di Meloni all’Onu

Cosa ha detto la premier al consiglio di sicurezza delle Nazioni unite

NEW YORK – Dal medio oriente, all’Ucraina, dalla riforma del Consiglio di Sicurezza al traffico di esseri umani e all’intelligenza artificiale e al piano Mattei: la premier Giorgia Meloni interviene all’Assemblea dell’Onu e spazia su molti temi. A Gaza, ha detto la presidente del Consiglio, “l’imperativo è raggiungere senza ulteriori ritardi un cessate il fuoco e l’immediato rilascio degli ostaggi”.

Tra i passaggi più significativi quello su Israele, finito sul banco degli imputati nel primo giorno dei grandi al Palazzo di vetro non solo per Gaza ma anche per l’escalation in Libano. “Affermiamo il diritto dello Stato di Israele di difendersi da attacchi esterni, come quello orribile del 7 ottobre scorso, ma allo stesso tempo chiediamo ad Israele di rispettare il diritto internazionale, tutelando la popolazione civile, anch’essa vittima in gran parte di Hamas e delle sue scelte distruttive”, ha detto la premier.

Sì al diritto dei palestinesi ad uno Stato ma “con una leadership ispirata al dialogo”. Israele tuteli i civili.
“L’aggressione russa all’Ucraina ha un effetto domino le cui conseguenze sono pagate dai più deboli”, ha aggiunto, e sull’Ucraina “non possiamo voltarci dall’altra parte”.

“L’Onu – ha detto – deve fare di più contro il traffico di esseri umani. Per il Consiglio di Sicurezza “sarebbe un errore creare nuove gerarchie, con nuovi seggi permanenti. Vogliamo una riforma che serva a rappresentare meglio tutti, non a rappresentare meglio alcuni”.

Al Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite ha partecipato anche il presidente ucraino Zelensky. “Un giorno in questa stanza diremo che la guerra in Ucraina è finita – ha detto -, e questo non perché qualcuno ha scambiato qualcosa con Putin. La guerra finirà perché la Carta dell’Onu prevarrà, il diritto all’autodeterminazione prevarrà, la nostra sovranità territoriale”.

“La posizione italiana sull’Ucraina non cambia e non sta cambiando”, ha commentato Giorgia Meloni, “l’Italia è al fianco dell’Ucraina per una pace giusta”, ha insistito il vicepremier Tajani. Intanto gli Stati Uniti, secondo Politico, starebbero lavorando a un piano per inviare all’Ucraina armi e attrezzature per un valore di 5,9 miliardi di dollari. Oggi un prestito a Kiev è sul tavolo degli ambasciatori Ue.


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