PALERMO- Tra i runner palermitani era un volto molto noto. Il suo sorriso, la sua disponibilità e la sua tenacia non passavano mai inosservati. Riccardo Hartl, camionista che amava la corsa, aveva una marcia in più: in tantissimi lo ricordano come un uomo che non si fermava davanti agli ostacoli, che inseguiva i suoi sogni, al punto da lasciare il nord Italia per trasferirsi con la sua compagna a Palermo, città che amava.
“Anima del parkrun”
E’ stato stroncato da una malattia a sessant’anni, gettando nello sconforto tutti coloro che con lui avevano condiviso le gare, gli allenamenti e gli eventi parkrun, che nel capoluogo siciliano si svolgono al Parco Uditore, al Foro Italico e nel Parco della Favorita. Cinque chilometri da percorrere camminando o facendo jogging. Eventi aperti a tutti, ogni sabato mattina, ai quali si può anche semplicemente assistere o partecipare come volontari.
L’amore per Palermo
E Riccardo Hartl c’era sempre, era un vero e punto di riferimento per chi ama la corsa o vuole semplicemente stare in compagnia, all’aria aperta, all’insegna dello sport. Aveva svolto il suo lavoro da camionista in Inghilterra, poi in Italia. “In Sicilia sembrava avere trovato la sua identità, con la sua compagna Marina, una donna fortissima – racconta un amico della coppia -. Due persone splendide, animate dalla gioia di vivere”.
I suoi ex colleghi lo ricordano così: “La brutta battaglia che ha dovuto affrontare stavolta lo ha visto perdente, ma lui era un vincente in tutto e per tutto ed ha combattuto sino all’ ultimo. Riccardo era un collega con un passato da camionista non indifferente. Alla sua compagna e ai figli vanno le nostre più sentite condoglianze. Che possa riposare in pace”.
Le parole della figlia Emily
Struggenti le parole della figlia Emily, in attesa di una bambina: “Ciao papà. Fai buon viaggio, hai smesso di soffrire e mi piace immaginarti già in viaggio su un camion. I miei occhi sono i tuoi e spero tanto che anche la tua nipotina li prenda da noi”. Per i suoi funerali, la compagna del sessantenne ha dato voce alla richiesta di non portare fiori, ma di aiutare i bambini di Emmanuel Family, una onlus che sostiene i più piccoli in Nigeria.
“Niente fiori, ma opere di bene”
“Pensava sempre ai meno fortunati – raccontano gli amici – Riccardo aveva un cuore d’oro, una bontà d’animo molto rara”. E il prossimo sabato sarà il giorno del ricordo per il mondo del parkrun: l’evento non si svolgerà al Parco Uditore e alla Favorita, ma al Foro Italico: “Saremo tutti lì – spiegano – correremo per Riccardo. In quel luogo sarà come averlo con noi. Non lo dimenticheremo mai”.