Nella mia veste di consigliere nazionale del Sindacato Lavoratori Autostradali nonché di rappresentante sindacale Cas, vorrei sfatare, una volta per tutte, la leggenda metropolitana riguardante le differenze stipendiali fra il Ccnl e quello “dei Regionali” che non può, comunque, in alcun modo riguardare i dipendenti di una concessionaria autostradale, ancorché operante in Sicilia.
Come ho già avuto modo di esporre alla competente commissione regionale, al presidente Rosario Crocetta, a diversi parlamentari regionali e nazionali nonché ai vari dirigenti regionali e ministeriali, il ritorno alle debellate gabbie salariali, per alcuni dipendenti Cas comporterebbe, addirittura, un aumento economico mentre per altri (vedi categoria Sorveglianza autostradale ed Agenti Tecnici Esattori) comporterebbe il taglio delle indennità previste solo nel Ccnl.
Lo stesso Presidente Faraci continua inspiegabilmente ad accanirsi per imporre in Sicilia un contratto autostradale diverso dal resto d’Italia. Faraci, infatti, da bravissimo insegnante, non può ignorare che anche nella scuola gli stipendi della sua categoria sono uguali in tutta Italia (anche in Sicilia) e, pertanto, la sua insensata ostinazione lo impegna in una continua e disperata ricerca di approvazione a favore dei inventati ed originali cocktail contrattuali. Cui prodest?
Graziella Franchina, rappresentante sindacale Sla/Cisal
