Dal posteggio abusivo alla fila | Ma che cos'è la legalità? - Live Sicilia

Dal posteggio abusivo alla fila | Ma che cos’è la legalità?

Giovanna Gaballo, Nadia Speciale, il sindaco Leoluca Orlando, Rita Borsellino, Marcello Barbaro, Angela Solaro e Nadia Arcara.

Il progetto presentato dal sindaco Leoluca Orlando e da Rita Borsellino a Villa Niscemi.

Palermo - Il questionario
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Un questionario per indagare la percezione che i giovani hanno di ciò che è legale nel quotidiano e di ciò che non lo è, dal posteggio abusivo, al rispetto della fila, passando per tutte le piccole azioni che si compiono ogni giorno. Sarà distribuito a 200 ragazzi in ognuna delle 10 scuole partecipanti, per un totale di 2 mila questionari nell’arco di un anno. E’ quanto prevede il progetto “Tra ombre e luci. Dall’oppressione della mafia alla libertà di vivere”, presentato stamattina a villa Niscemi dal sindaco Leoluca Orlando, da Rita Borsellino e Angela Solaro (Centro Studi Paolo Borsellino), Marcello Barbaro e Giovanna Gaballo (C.I.D.M.A), Nadia Speciale (Barbera & Partners) e Anna Gaballo (Link). Il progetto è finanziato nell’ambito del Piano Azione Coesione “Giovani no profit” del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il primo incontro con le scuole sarà giovedì (30 marzo) alle 9 all’I.T.I Volta. Per arrivare direttamente ai giovani, si utilizzerà il linguaggio dei social. Il questionario sarà, infatti, diffuso tramite QR Code e i ragazzi risponderanno sul web.

Le attività saranno coordinate da cinque partner: l’associazione Concept: Ideare, Progettare, Comunicare, da ente capofila, metterà a disposizione la rete delle scuole e uno staff di psicologhe e pedagogiste; il Centro Studi Borsellino e il Centro Internazionale di Documentazione sulle Mafie e del Movimento Antimafia daranno vita ad una ricerca sulla percezione della mafia tra i giovani siciliani; LINK, Connessioni per lo sviluppo turistico e culturale si occuperà del confronto con il territorio, ‘Barbera&Partners’ della comunicazione sociale; il Comune di Corleone ospiterà un convegno, a dimostrazione che il paese, un tempo conosciuto solo come “capitale della mafia”, è diventato ormai un simbolo di riscatto.

 

“Nel giorno in cui la stampa internazionale – dice il sindaco Orlando – sottolinea il passaggio di Palermo da capitale della mafia a capitale della cultura, questa iniziativa è al tempo stesso una sana operazione di autostima e luce, ma anche un invito a non ignorare le ombre. E’ molto importante promuovere nelle scuole la cultura della legalità, dei diritti di tutti e di ciascuno”. Complessivamente saranno coinvolte, nelle varie fasi, oltre 4 mila persone che parteciperanno alla realizzazione di 48 laboratori, a gruppi di discussione e di approfondimento sulla legalità e sul contrasto alla criminalità. Per la raccolta dei dati saranno distribuiti circa 2000 questionari. Il 30% dei partecipanti, ma anche degli operatori, saranno donne. Saranno privilegiati giovani in condizione di disagio, esposti a rischio di devianza ed emarginazione. In particolare le azioni saranno rivolte a Palermo, Corleone, Villabate, Carini e Partinico. “Ci siamo proposti di capire – spiegano Rita Borsellino e Angela Solaro – cosa oggi i ragazzi intendono per legalità e mafia, passando dagli atteggiamenti messi in campo ogni giorno a quelli osservati. Il tutto per comprendere se il grado di tolleranza di determinati comportamenti rispetto a qualche anno fa sia cambiato o meno”.

Dal punto di vista pratico, verrà prodotto “un video con backstage dal titolo ‘La Legalità è…’ che nascerà dalle interviste raccolte tra i giovani in tutta la Sicilia, a cura dei partner coinvolti nel progetto”, annuncia Nadia Speciale. “Il tutto – aggiunge – a partire dalle scuole dove è giusto iniziare un percorso che porti a scelte di libertà. E’ difficile decidere tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, se nessuno ti dà gli strumenti per farlo”. Alla fine del percorso, saranno assegnate venti borse di studio e si svolgerà a Villa Filippina, a Palermo, un evento di due giorni dal titolo “MA-LA-VITA…è oltre” a cui prenderanno parte 500 giovani, 100 famiglie e 50 insegnanti. Tutte le classi che hanno lavorato nei propri Istituti, si confronteranno con autorità istituzionali, testimonial della lotta alla mafia, giornalisti, magistrati, attori, imprenditori, artisti ed esponenti delle Forze dell’Ordine che si daranno appuntamento per discutere insieme sul tema della giustizia, della lotta alla mafia e del riscatto della Sicilia. “Non è l’ennesima manifestazione antimafia – conclude Marcello Barbaro – che oggi è priva di interesse, ma uno strumento concreto per comprendere la percezione della legalità che hanno i più giovani, che saranno i cittadini del domani”.

 

 

 

 

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