TRAPANI– Per il pubblico ministero Paolo Guido non ci sono dubbi. Il senatore Antonio D’Alì è stato vicino alla famiglia dei Messina Denaro. Prima al vecchio boss Francesco e poi al figlio Matteo, ancora oggi latitante. Guido, nella sua requisitoria, ha ripercorso tutte le tappe e gli episodi che avrebbero messo in collegamento il parlamentare trapanese con la famiglia mafiosa di Castelvetrano. Con l’intervento di Guido il processo a carico di D’Alì è entrato nel vivo. L’accusa nei confronti del parlamentare trapanese è di concorso esterno in associazione mafiosa. Il prossimo 24 maggio parleranno l’altro pm, Andrea Tarondo, e le parti civili. Ci sarà dunque la requisitoria di Andrea Tarondo. La arringhe difensive sono state invece programmate per il 14 e 21 giugno. Gli avvocati di D’Alì sono Gino Bosco e Stefano Pellegrino.
Il pm Paolo Guido, nella sua requisitoria, ha ripercorso tutte le tappe e gli episodi che avrebbero messo in collegamento il parlamentare trapanese con la famiglia mafiosa di Castelvetrano.
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