MESSINA – Dopo l’addio alla vita politica Gianpiero D’Alia, ex ministro alla Pubblica amministrazione ha comunque partecipato alla presentazione della lista Civica Popolare, espressione diretta del ministro della Salute Beatrice Lorenzin, a Messina. D’Alia al momento chiude le porte alla politica, almeno quella fatta in prima fila, ma non a quella portata avanti a riflettori spenti: “Non ho intenzione di proseguire un’attività politica diretta, ma voglio concentrarmi solo alla mia attività professionale, che è quella di avvocato – ha affermato -. Si tratta di una scelta maturata nell’ultimo anno, in politica si deve avere il senso dell’equilibrio e dopo trent’anni in prima linea è giusto passare la mano. I partiti non favoriscono il ricambio della classe dirigente, quindi spetta ai politici avere la consapevolezza di fare un passo indietro. C’è un ciclo fisiologico – ha aggiunto – e ritengo il mio concluso”.
La passione politica, però, rimane: “Ho iniziato a 14 anni nella Democrazia cristiana, adesso mi metto in seconda fila, darò una mano dall’esterno. Darò il mio contributo al centrosinistra che è l’unica alternativa credibile al populismo e all’antieuropeismo”. In molti sono pronti a scommettere su un D’Alia pronto a tornare alla carica, anzi, in carica, magari con ruoli di sottogoverno. Ma lui ha glissato: “Non mi è stata recapitata nessuna proposta. Dopo il 4 marzo tornerò ad occuparmi della mia seconda passione, che è quella dell’avvocato”.
Sarà una primavera calda in riva allo Stretto, dove si sta iniziando a lavorare per le elezioni amministrative di giungo. Il dopo-Accorinti appare ancora piuttosto confuso, ma tra pochi giorni a sciogliere le riserve potrebbe essere Giovanni Ardizzone, che secondo alcune voci sarebbe pronto a correre per la poltrona di primo cittadino: “Con lui ho rapporti trentennali – ha commentato D’Alia – non so cosa abbia deciso, posso dire però che sarebbe una figura di alto profilo, forse la migliore che questa città così complessa possa auspicare. Noi in freddo? No assolutamente, semplicemente non posso decidere io per lui”.