Dalla D al ritiro di Manchester: il Palermo può sognare in grande - Live Sicilia

Dalla D al ritiro di Manchester: il Palermo può sognare in grande

Un assaggio di grandezza che sa di un vero e proprio messaggio lanciato dal City Football Group al mondo rosanero

PALERMO – Un primo, grande respiro di un futuro destinato a diventare grande. Mentre il Palermo affronta le difficoltà di un campionato ostico come la Serie B la compagine rosanero, per consolidare i dettami tattici del tecnico Corini e fare “squadra”, sta approfittando della sosta Nazionali per fare un mini ritiro all’Etihad Campus, casa della “sorella maggiore” Manchester City.

Una situazione nuova, inedita anche per lo stesso City Football Group che non aveva mai concesso, finora, le strutture del club di Guardiola ad una delle altre squadre della galassia inglese creando un precedente che conferma l’importanza del club di viale del Fante nel progetto di Soriano e soci.

NESSUN “SATELLITE”: PALERMO E’ LA STELLA

Il Palermo è quindi la prima squadra ad usufruire dello straordinario campus che circonda l’Etihad Stadium, l’impianto da oltre 55 mila posti che ospita le gesta del Manchester City di Guardiola. Una struttura imponente, con oltre dodici campi fra coperti ed esterni riservati, oltre che alla prima squadra, anche alle giovanili e alla compagine femminile.

Un assaggio di grandezza che, oltre a permettere ai rosa di potersi allenare con alcuni degli strumenti più all’avanguardia nel panorama calcistico mondiale, sa di un vero e proprio messaggio lanciato dal City Football Group al mondo rosanero. Se finora le altre compagini della galassia City avevano visitato la casa madre soltanto per incontri istituzionali per il Palermo si è andato oltre, mettendo a disposizione tutto ciò che l’Etihad Campus può offrire.

Un segnale forte, di una compagine rosanero che non sarà trattata come una società “satellite” ma come una delle stelle più luminose della galassia City Football Group. Dal momento dell’insediamento della nuova proprietà, al di là di una programmazione sportiva sapiente e di investimenti importanti in sede di mercato, forse solo adesso si inizia a percepire in maniera tangibile l’enorme portata del gruppo inglese e dei traguardi che questo nuovo Palermo può iniziare prima a sognare, poi a programmare.

DALLA D ALLA CASA DEL CITY

Il 21 settembre del 2019 il Palermo di Pergolizzi, dopo il successo a Locri contro il Roccella, si preparava alla sfida interna contro il Marina di Ragusa. L’anno successivo i rosa, dopo lo stop per la pandemia, attendevano l’esordio in Serie C contro il Teramo con Boscaglia in panchina mentre nella passata stagione con Filippi si attendeva la sfida esterna contro il Monterosi.

E’ incredibile pensare come il Palermo, fino a qualche anno fa, provasse la risalita post fallimento calcando campi da poche migliaia di spettatori in giro per la Sicilia e adesso, dopo il trionfo ai play-off della passata stagione, si ritrovi ad allenarsi in una delle strutture più all’avanguardia del calcio moderno.

Un percorso tracciato dal gruppo Hera Hora di Dario Mirri e Tony Di Piazza, poi percorso in solitaria dal presidente rosanero dopo l’addio dell’imprenditore italo-americano insieme a tutto lo staff sportivo e amministrativo. Una rinascita che ha trovato compimento nella cessione al City Football Group che adesso, con questo mini-ritiro a Manchester, non può che far sognare a tutto il popolo palermitano un grandissimo futuro.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI