Dall'Ue ok al Psr 2014-2020 | Fondi per 2,2 miliardi di euro - Live Sicilia

Dall’Ue ok al Psr 2014-2020 | Fondi per 2,2 miliardi di euro

L'assessore al ramo, Antonello Cracolici: "Una buona notizia. Merito a chi ha lavorato prima di me". L'eurodeputata Giuffrida: "Non disperdere le risorse".

via libera da bruxelles
di
4 min di lettura

PALERMO –  La Commissione europea “sblocca” 2,2 miliardi di euro per il Piano di sviluppo rurale di Sicilia (Psr), per il periodo 2014/2020. Lo rende noto l’assessore regionale all’Agricoltura, Antonello Cracolici, che ha organizzato, insieme al dirigente generale Rosaria Barresi ed al funzionario Gaetano Cimò, una conferenza stampa di presentazione del nuovo Programma pluriennale di sviluppo del settore agricolo, forestale ed alimentare, dopo l’approvazione giunta da Bruxelles quest’oggi: “Il nuovo Piano di sviluppo rurale di Sicilia è il più importante programma italiano nel settore agricolo – spiega l’assessore – che prevede uno stanziamento di oltre 27 milioni di euro in più rispetto il precedente programma pluriennale”.

Gli interventi regionali a sostegno del settore agricolo-forestale e della produzione biologica sono stati già al centro di precedenti stanziamenti da parte dell’Amministrazione: “Grazie al lavoro svolto dai miei predecessori – chiarisce l’assessore Antonello Cracolici – che già ad aprile scorso avevano approvato misure specifiche per circa 500 milioni di euro e relative alla produzione agricola, il nuovo Piano di sviluppo pluriennale prosegue ed ampia il ramo di interventi a sostegno dell’agricoltura che produce valore aggiunto e crea economia”. Infatti, tra gli obiettivi del Piano di sviluppo rurale anche quello di supportare le imprese e di favorire l’avvio di nuove start-up di giovani imprenditori siciliani: “Il Piano di sviluppo coinvolgerà circa 5 mila imprese siciliane, 4 mila unità di personale, consentirà l’avvio di oltre mille nuove start- up di imprese di giovani siciliani e prevede oltre 47 interventi in favore della produzione di energie rinnovabili collegate al settore agricolo”. “Proprio per questo – conclude l’assessore – è necessario che tutto il settore agricolo-produttivo siciliano, a partire dalle filiere, diventi competitivo per conquistare nuovi mercati e soltanto così – conclude Antonello Cracolici – il nuovo Piano di sviluppo rurale sarà una vera e propria operazione di marketing per la Sicilia nel mondo”.

L’approvazione del Programma di sviluppo rurale per il periodo dal 2014 al 2020, consentirà ai territori rurali siciliani di migliorare la competitività nel settore agricolo-forestale con diversi interventi diretti anche agli enti locali: “Nel Piano di sviluppo rurale sono previste sedici misure specifiche per i Comuni – spiega il dirigente generale Rosaria Barresi – per questo sarà necessaria la più ampia cooperazione con tutti gli enti locali, così come è già stata avviata con i Gruppi di azione locale (Gal), che saranno oggetto – annuncia il dirigente – di un futuro intervento riformatore”. In particolare, la maggior parte delle risorse finanziarie saranno destinate al sostegno del settore ambientale “Il 40% delle risorse stanziante nel Piano di sviluppo rurale – spiega il funzionario Gaetano Cimò – sono destinate ad interventi nel settore ambientale, ma che dovranno comunque favorire l’innovazione produttiva e l’occupazione giovanile”.

Il nuovo Piano di sviluppo rurale 2014/2020 sarà approvato definitivamente a seguito del controllo della comitato di sorveglianza dove verranno definite sia le modalità concrete di intervento sia le modifiche al testo definitivo, “aggiustamenti” che appaiono necessari: “Anche in relazione al piano di gestione idrica siciliana – chiarisce l’assessore Antonello Cracolici – che una materia regolata anche dal Piano di sviluppo rurale”.

Soddisfazione è stata espressa in una nota dall’eurodeputata Michela Giuffrida: “C’è certamente da essere soddisfatti perché il nuovo Piano di Sviluppo Rurale è il primo PSR tra le regioni italiane per disponibilità finanziaria potendo contare su oltre 2,2 miliardi di euro”, commenta l’esponente del Pd e componente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo. “Nel nuovo PSR – continua Giuffrida – ci sono oltre 210 milioni di euro destinati all’agricoltura biologica, un comparto in grande e costante sviluppo, ancor di più in Sicilia che vanta il primato di regione più bio d’Italia. Tra le misure di maggior interesse per gli agricoltori spicca quella sui regimi di qualità dei prodotti alimentari, che prevede oltre 3.000 euro all’anno. Fondamentale, per un effettivo rilancio del comparto, è poi la misura N.9, che prevede fino a 100.000 euro per le organizzazioni di produttori, e la 6.1, che stanzia fino a 40.000 euro per l’insediamento dei giovani agricoltori e per lo sviluppo delle piccole aziende agricole. Il PSR, che gode di 1,3 miliardi di finanziamento europeo e di 874 milioni di euro di cofinanziamento nazionale, sarà il pilastro sul quale fondare il rilancio, e in molti casi, la rinascita dell’agricoltura siciliana e dunque un impulso importantissimo per l’intera economia, considerato che il Pil dell’Isola è a forte connotazione agricola. Auspico che, a questo punto, non si ricada negli errori che hanno portato fino a ieri al mancato utilizzo delle risorse europee o, ancor peggio, alla loro dispersione per assenza di progettualità strategica. Adesso non ci sono più scuse, – conclude Giuffrida – un così importante sostegno finanziario deve essere immediatamente reso disponibile a produttori e agricoltori siciliani”.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI