CATANIA – Un commissariamento anche per quanto riguarda il decentramento amministrativo. E’ quello che rischia l’amministrazione comunale nel non dare seguito a quanto previsto dalla legge regionale n.11 del 26/06/2015 che, all’art.5 comma 4, recita: “In fase di prima applicazione della presente legge i consigli comunali assegnano le competenze alle circoscrizioni di decentramento entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge”. Lasso di tempo che scadrà il prossimo gennaio.
L’allarme lo lancia il consigliere Sebastiano Anastasi che ha presentato, come presidente facente funzioni dell’VIII commissione, un ordine del giorno per sollecitare la Giunta, con somma urgenza, a sottoporre al Consiglio Comunale la proposta di deliberazione per l’assegnazione delle competenze con i relativi fondi specifici – si legge nel documento – nonché tutti gli atti utili necessari e indispensabili per l’attuazione di un reale ed effettivo decentramento amministrativo nelle sei municipalità catanesi ed impedire la nomina da parte della Regione Siciliana di un commissario che agisca in via sostitutiva come sancito dalla legge regionale 11 del 26 giugno 2015″.
Perché, in caso di inadempienza, la Regione potrebbe inviare una figura che porti a temine quanto prescritto. Un’ipotesi che, secondo Anastasi, sarebbe la dimostrazione dell’assenza di considerazione da parte della Giunta Bianco degli organi verso gli organi democraticamente eletti. “C’è un atteggiamento di grave sufficienza nei confronti di Consilgio e municipalità – spiega Anastasi – una sorta di commissariamento politico che non può proseguire”.
Anastasi ha ascoltato i presidenti delle circoscrizioni, che hanno confermato di poter fare poco e niente senza deleghe e una minima dotazione finanziaria, e convocato l’assessore al ramo, Marco Consoli che, però, non si è presentato. “Per questo abbiamo proceduto a preparare l’ordine del giorno – prosegue il consigliere di Grande Catania – dal momento che i termini per l’assegnazione delle deleghe scadranno tra poco più di un mese. Il tempo per predisporre la delibera c’é – continua – e, procedere, significherebbe allontanare lo spettro del commissariamento, che sarebbe un’onta, un grave atto irresponsabile nei confronti dell’ intero Consiglio Comunale e dei Consigli Circoscrizionali della città che va in ogni modo impedito”.
Il consigliere però avvisa: “Se dovessero mandare un documento, all’ultimo momento, privo della dotazione di personale e in cui non siano previste dotazioni economiche – conclude – sarò io stesso a chiedere l’intervento del commissario”.