Deficit strutturali e ritardi |Il nosocomio delle polemiche - Live Sicilia

Deficit strutturali e ritardi |Il nosocomio delle polemiche

Locali inadeguati, in alcuni casi addirittura pericolosi. L'ospedale S.Giovanni di Dio e S. Isidoron di Giarre è al centro di numerose denunce da parte degli utenti per via delle condizioni fatiscenti della struttura.

 

 

 

Ospedale di Giarre
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GIARRE – Non si placano le proteste e le denunce da parte degli utenti dell’ospedale S. Giovanni di Dio e S. Isidoro. Il Nosocomio di Giarre, infatti, da sempre all’attenzione dell’opinione pubblica per le criticità strutturali che presenta sin dalla sua nascita, torna a fare parlare di sè per le condizioni della struttura, che non sembra adeguata a garantire il giusto servizio sanitario. I problemi – stando alle denunce dei nostri lettori – riguardano sia l’aria medica, sia l’area chirurgica.

Problematiche serie sono stati segnalati in relazione al Pronto soccorso, nel caso in cui siano richiesti più di sei ricoveri. In questi casi, infatti, si ricorre ai trasferimenti dei pazienti dove capita, dal momento che il reparto ha a disposizione solo cinque medici, nessun medico notturno in cardiologia e i pazienti che devono fare una TAC devo uscire fuori dall’ospedale.

Una questione, su cui è intervenuto il Comitato Consultivo dell’Asp, composto da Francesco Camuglia, Angelo D’Anna, Salvatore Garraffo. “In riferimento alla situazione del “Pronto soccorso” di Giarre – spiegano – si deve far presente che il presidio ospedaliero possiede in atto le unità operative o i servizi necessari per essere assimilato ad un DEA di I° livello. Questa evidente mancanza di coordinazione, è spesso responsabile di pericolosi ritardi con cui un paziente critico può giungere nella struttura più adeguata ed attrezzata alla cura della patologia di cui è portatore, senza il rispetto della continuità assistenziale, mentre la gestione non unitaria del personale, dei protocolli diagnostico-terapeutici e delle strumentazioni, pone gli utenti davanti ad una gestione non univoca della propria patologia”.

Pronta la risposta della direzione dell’Asp di Catania interrogata da LiveSiciliaCatania sulla effettiva condizione dell’ospedale S. Giovanni di Dio e S. Isidoro di Giarre. “Nonostante gli sforzi sul piano della rifunzionalizzazione dell’edificio che ospita il distretto socio-sanitario e che serve circa 80mila utenti, l’ospedale S. Giovanni di Dio e S. Isidoro, continua ad essere deficitario dal punto di vista strutturale, richiedendo continui interventi – a volte drastici, come il trasferimento della medicina da un locale all’altro dello stesso plesso – che vengono attuati con un solo obiettivo: garantire la sicurezza degli ammalati e dei lavoratori che lì operano quotidianamente. Il “depotenziamento” – come spesso viene erroneamente definito da chi non conosce la storia e i problemi della struttura giarrese – non rientra nella politica di questa Direzione, che, anzi, fino a oggi, ha cercato di intervenire su quelle che erano le più significative fragilità. Sono stati più volte effettuati carotaggi e monitoraggi per conoscere lo stato dell’arte della struttura; è stato avviato un programma articolato su 5 giorni settimanali per sfruttare al massimo le potenzialità dell’attività chirurgica basata sulle discipline ORL, chirurgia generale, plastica e ortopedia; è stata trasferita da Acireale a Giarre la geriatria con un reparto di 14 posti letto e 5 ambulatori; è stato potenziato il personale del pronto soccorso, dei reparti di radiologia e anestesia.  Nonostante tutto questo, molti locali sono e rimangono pericolosi e per questo interdetti alla fruizione. Pertanto, nell’interesse di tutti, le scelte che verranno intraprese – come per esempio il trasferimento della psichiatria – seguiranno soltanto una direzione: la salvaguardia dei cittadini, che saranno certamente disposti a effettuare qualche chilometro in più per raggiungere Acireale e poter usufruire di un servizio efficiente senza alcun rischio per la propria incolumità”.

La Direzione dell’Asp, inoltre, specifica alcuni dati in relazione alle risorse umane e ai reparti. “I posti letto in medicina sono complessivamente 8 (sette ordinari e uno in DH); l’Ortopedia conta 4 posti indistinti nella piastra chirurgica; i medici del pronto soccorso sono 8 e la Cardiologia ha una reperibilità sia notturna che nei giorni festivi, la medicina ha temporaneamente 7 posti letto perché i locali del reparto sono attualmente in fase di ristrutturazione e il reparto di Cardiologia – con 7 unità – è stato aperto proprio recentemente a seguito dell’impegno preso dal Commissario Straordinario Gaetano Sirna con l’Amministrazione comunale”.

 

 

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