Degrado e insicurezza, Bianco: |"Il parco è irriconoscibile" - Live Sicilia

Degrado e insicurezza, Bianco: |”Il parco è irriconoscibile”

Il sindaco Bianco ha risposto all'appello di Cittainsieme e ha effettuato un sopralluogo al Parco Gioeni.

Il sopralluogo a Parco Gioeni
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Enzo Bianco in sopralluogo al Parco Gioeni

CATANIA – Un piccolo qui pro quo con alcuni giornalisti rispetto al luogo dell’appuntamento, ma alla fine il sopralluogo al Parco Gioeni è avvenuto. Come annunciato, stamattina, il sindaco Bianco ha effettuato una visita all’interno del parco cittadino, dopo la segnalazione di Cittainsieme sulle condizioni in cui è ridotto uno dei pochi polmoni verdi della città. Il primo cittadino, accompagnato dai tecnici comunali, dal responsabile del verde pubblico, Marco Morabito, dalla dirigente Annamaria Li Destri e dal Comandante dei Vigili Urbani, Alessandro Mangani, ha potuto constatare l’abbandono in cui si trova il parco Gioeni che proprio lui, nel lontano 1998, aveva inaugurato.

Oltre alla vegetazione in prevalenza secca, a preoccupare è la completa assenzadi manutenzione, di illuminazione e la carenza di controllo e sicurezza che ha trasformato quello che in potenaza potrebbe essere uno dei luoghi più belli di Catania, in una sacca di degrado, meta privilegiata per tossicodipendenti e vandali, come dimostrerebbero le siringhe abbandonate in ogni angolo e gli incendi che hanno già devastato parte del parco. “Piange il cuore a vedere Parco Gioeni ridotto in questa condizione – ha commentato il sindaco. Questo è un parco al quale io sono particolarmente legato, un luogo che ho voluto fortemente e che la popolazione ha atteso per molti anni, che siamo riusciti a realizzare con pochissimi soldi. E’ il parco più grande della città – ha aggiunto – e oggi vederlo in queste condizioni fa male: non c’è sicurezza, ci sono incendi, tutto è abbandonato e vandalizzato. Non capisco, francamente, come si possa essere arrivati a tanto: capisco le difficoltà e la mancanza di fondi, ma una distrazione così grande è incomprensibile”.Ha intenzione di intervenire subito, il sindaco Bianco: innanzitutto partendo dalle emergenze.

Una delle parti incendiate

“La prima cosa da fare – ha detto – è migliorare la sicurezza anche notturna del parco. Ho disposto che vi sia servizio di vigilanza anche la notte, con possibilità di fare intervenire anche le altre forze di polizia nelle ipotesi più gravi. E poi, chiaramente, potenziare la vigilanza anche con l’ausilio di associazioni private che si sono già dette disponibili per riportare un po’ di vita nel parco, secondo il principio che l’erba buona scaccia quella cattiva”. Chiederà al presidente della Regione Crocetta, in visita oggi a Palazzo degli Elefanti, inoltre, l’invio di alcuni uomini del corpo forestale per occuparsi del parco Gioeni ma anche del Boschetto della Playa. “Bisogna avere la possibilità di usare i forestali – ha spiegato – sono uomini preparati per questo genere di interventi. Per questo chiederò alla Regione di inviarne qualche decina”.

In attesa dei rinforzi e dei più grandi interventi di riqualificazione, la nuova amministrazione si occuperà delle urgenze: manutenzione, raccolta rifiuti e controllo, aspetto quest’ultimo, sul quale è intervenuto il comandante Mangani che ha assicurato interventi mirati. “Fermo restando che questo parco è uno dei simboli di come venga trattato dalla cittadinanza il verde pubblico in città – ha affermato – garantiremo un servizio costante, anche se è chiaro che per avere risultati migliori serviràè sempre la collaborazione della cittadinanza.

Come quella di Cittainsieme che, non solo ha segnalato le condizioni del parco Gioeni da cui è scaturito il sopralluogo di stamani, ma era presente con alcuni rappresentanti proprio per verificare le intenzioni dell’amministrazione e segnalare alcune iniziative che potrebbero riportare la popolazione a godere del parco. “La presenza del sindaco era un passo che ci aspettavamo – ha commentato Mirko Viola, dei giovani di Cittainsieme. Il problema però rimane la gestione ordinaria e concentrare attività in questo luogo. In ogni caso – hanno concluso – ci auguriamo che il segnale sia ripetuto”.

 


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