Degrado e pericoli sulla A18 |La lettera a Crocetta - Live Sicilia

Degrado e pericoli sulla A18 |La lettera a Crocetta

Segnaletica vecchia, sporca e poco leggibile, spartitraffico caratterizzato dalla crescita smodata delle piante e delle infestanti, aree di sosta come cumuli di immondizia, sono alcune delle segnalazioni del Gal al presidente della Regione. Le foto

Gruppi azione locale
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CATANIA – Caro Presidente, mi scuso, innanzitutto, perché Le rubo qualche minuto del suo prezioso tempo in un momento di così grave difficoltà per tutto il paese ed in particolare per la nostra regione, nel quale ben altri sono i problemi, sicuramente più importanti, che La assillano. Mi corre, comunque, l’obbligo nella qualità di presidente di uno dei Gruppi di Azione Locale (G.A.L.) che raccoglie, a mio modestissimo parere, territori tra i più importanti e belli d’Europa, che vanno dalla fascia Jonica, attraverso l’Alcantara fino all’Etna, ed il cui partenariato è composto da 76 soggetti privati portatori di interessi diffusi e 28 soggetti pubblici tra i quali 3 parchi naturali regionali (Etna, Nebrodi e Alcantara) e 2 Provincie regionali (Catania e Messina), oltre che la Camera di Commercio di Catania e la Società Aeroporto di Catania (SAC), di rivolgermi a Lei con questa nota. Nell’ambito del nostro operato, che ad oggi ci ha portato quasi a chiudere il programma Leader 2007-2013 e quindi il nostro Piano di Sviluppo Locale avendo già finanziato quasi tutti i Comuni del nostro G.A.L. oltre che 40 soggetti privati che operano nel settore turistico-ricettivo e agroalimentare, abbiamo potuto constatare che uno dei punti deboli del nostro territorio è proprio la difficoltà di fruizione ed accessibilità delle zone rurali per la mancanza di servizi di collegamento adeguati con le aree invece già turisticamente mature. Ecco quindi che abbiamo ideato, progettato grazie al contributo ed alla sensibilità dei funzionari del Servizio IV – Interventi di Sviluppo Rurale ed Azioni Leader dell’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca mediterranea, ed in particolare dall’Assessore Dario Cartabellotta, il progetto “Viaggiare nella Ruralità”, che è stato approvato e finanziato dallo stesso Assessorato dopo una attenta fase di analisi e condivisione con l’Assessorato regionale delle attività produttive, l’Assessorato regionale del Turismo dello sport e dello spettacole l’Assessorato regionale delle infrastrutture e della mobilità ed è già in fase di prima attuazione.

Il progetto “Viaggiare nella Ruralità” si pone quale obiettivo fondamentale quello della valorizzazione in termini turistici delle aree rurali ricadenti all’interno del territorio del Gruppo d’Azione Locale e delle loro risorse. Si tratta di rendere fruibile l’immenso patrimonio “sommerso” presente nelle aree in questione e convertirlo in un elemento funzionale allo sviluppo del comprensorio sfruttandolo per attirare i flussi turistici. L’obiettivo è dunque quello di cominciare a colmare il gap dovuto alla mancanza di servizi di collegamento tra costa e aree rurali, proponendo un’iniziativa in un certo senso “pilota”, che possa rappresentare un primo passo per lo sviluppo dell’offerta turistica rurale. In pratica si tratta di percorsi con funzionamento Hop On – Hop Off, ciò vuol dire che sarà possibile scendere dal bus in determinate fermate, visitare l’area circostante e poi risalire aspettando un’altra corsa, così da proseguire con il tour. A bordo verrà offerto un commento in italiano e in altre lingue, per poter avere informazioni utili circa i luoghi così visitati. Il sistema funziona come il servizio di trasporto turistico offerto nelle città dai city sighteeing. Gli sforzi fatti e ancora da fare da tutti gli attori coinvolti dal progetto, GAL, , imprenditori privati, Associazioni attive sul territorio, ed in particolar modo dai Sindaci dei Comuni del G.A.L., per mettere in piedi, con regole precise e condivise, e far camminare il progetto, sono immensi. Siamo però convinti che riconoscere ad ognuno un ruolo partecipativo e attivo nel progetto sia la strada giusta per ideare azioni efficaci sul territorio, anche inizialmente finanziate con fondi “pubblici”. Tale modalità di coinvolgimento degli attori locali genera nuova motivazione ad investire, fa acquisire competenze e genera soluzioni innovative per perseguire i propri obiettivi e sostiene il networking e la creazione di reti fra gli attori locali. Tale processo virtuoso sarà reso vano se i servizi essenziali presenti nel bacino sede del progetto non funzionano e anzi producono effetto opposto agli scopi cui tende il progetto stesso.

Mi riferisco all’Autostrada A18 Catania-Messina porta di ingresso ai nostri territori, viabilità di scambio con il “nostro” Rural sighteeing” E’ triste e vergognoso attraversare un così bel tratto stradale (bello per i luoghi percorsi), lasciato al totale abbandono. La segnaletica è vecchia, sporca e poco leggibile, lo spartitraffico caratterizzato dalla crescita smodata delle piante e delle infestanti, le aree di sosta sono cumuli di immondizia, le gallerie completamente al buio, per non parlare poi dei servizi igienici presenti nelle aree di rifornimento. Ho sentito la necessità di percorrere questo tratto autostradale e documentare personalmente, con l’ausilio della mia fotocamera, alcuni esempi rappresentativi dello stato di degrado di un breve tratto (compreso tra i caselli di Taormina e Catania), che le allego per una migliore e più realistica visione del problema: Fermo restando che è chiaro a tutti che le scelte sbagliate effettuate in passato rendono difficile gestire, oggi, anche i servizi di prima necessità, nonostante gli sforzi attuati dagli amministratori locali; nel caso in specie, però, nessuna giustificazione può trovare riscontro, se non, mi permetto di dirlo con forza, nella incapacità di chi è stato destinato a gestire questa importantissima infrastruttura, che, vorrei sottolineare, gli utenti pagano un pedaggio immediato che genera un’enorme flusso di denaro liquido nelle casse del consorzio. Da quanto può osservare non si tratta di incuria momentanea ma perdurante negli anni, è proprio uno stato di abbandono, di mancanza di manutenzione oltre al fatto che non si capisce perché nessuno controlli e sanzioni, i gestori delle aree di servizio che dovrebbero erogare appunto “i servizi” di rifornimento, ospitalità e assistenza e perché nessuno, nemmeno chi è deputato al controllo igienico-sanitario e che per molto meno sanziona gli esercizi pubblici del territorio, si accorga delle condizioni disgustose, accentuate da odori ripugnanti, in cui versano i servizi igienici presenti nelle suddette aree.

Sono queste piccole-grandi attenzioni che dovremmo avere, noi siciliani, per rilanciare il turismo, prima delle grandi infrastrutture, delle fantascientifiche manifestazioni, delle campagne pubblicitarie di rilancio del turismo. Non si può invitare degli ospiti, fare tanti, enormi, sforzi per farli arrivare proprio da noi, creare intrattenimenti interessanti, se poi non curiamo proprio la prima cosa che osservano al loro arrivo. Come invitare qualcuno nella più bella casa che abbiamo e poi far trovar loro immondizia, sporcizia, incuria proprio all’ingresso. Le chiediamo, quindi, come Primo cittadino Siciliano, “Sindaco” dei siciliani, poi come Presidente della regione Sicilia, nella qualità di socio di maggioranza, a cui è demandato preliminarmente la designazione dei vertici del Consorzio ed a cui è affidato il controllo del C.A.S., di vigilare sul rispetto della Carta dei Servizi, compulsare tutti gli organi preposti all’attività di controllo anche dei gestori di carburante che offrono servizi alla rete autostradale ed eventualmente attuare interventi energici al fine di risolvere nel più breve e lungo tempo i problemi evidenziati. Certo di una Sua precisa e pronta risposta, Le invio i migliori auguri per il proseguo della Sua attività.

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