MARSALA (TRAPANI) – “La ricerca della verità per Denise Pipitone è chiaramente una maratona, con diversi ostacoli per giunta, e non certo una strada facile o veloce. Il processo che mi coinvolge ha delle fasi e decisioni tecniche, che occorre rispettare salva ogni valutazione, di volta in volta, secondo le facoltà che le leggi mi riconoscono in quanto imputata”. Lo scrive sul suo profilo Facebook il giudice Maria Angioni, sotto processo, in Tribunale, a Marsala, per false informazioni al pm nell’ambito di indagini sul sequestro della bambina sparita a Mazara del Vallo il primo settembre 2004.
Un caso che tra i primi investigatori ha visto proprio la Angioni, quando era pm a Marsala. Adesso, è accusata di avere riferito, lo scorso anno, il falso in tre circostanze parlando di “depistaggi” nelle prime indagini dopo il sequestro. “Non preoccupatevi o protestate di fronte ad alcuni provvedimenti – aggiunge, adesso, l’ex pm su Fb – è una cosa che mi crea dispiacere anche come magistrato. Il mio processo è sempre un importante veicolo di interesse per la vicenda, per la bambina che fu rapita, per la ragazza che speriamo riabbracci la famiglia. Contribuisce a tenere sveglia l’attenzione, riattiva le discussioni e le riflessioni mediatiche e sui social, scaccia via il silenzio e l’oblio: in attesa e nella speranza, ovviamente, di una svolta, e di una buona notizia”.