Diffamazione: a giudizio a Brescia l'ex pm di Marsala, Maria Angioni

Diffamazione: a giudizio a Brescia l’ex pm di Marsala, Maria Angioni

E' stata citata a giudizio dopo l'annullamento della condanna
IL PROCESSO
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MARSALA (TRAPANI) – Non è chiuso il caso giudiziario che ha visto l’ex pm Maria Angioni condannata, in primo grado, a 4 mesi di reclusione dal tribunale di Marsala per diffamazione del poliziotto, Vincenzo Tumbiolo. La sentenza poi fu annullata dalla Cassazione su ricorso della difesa. La Suprema Corte ha disposto la trasmissione degli atti, per competenza territoriale, alla procura della repubblica di Monza. Questa adesso ha citato a giudizio, per la stessa vicenda, Angioni davanti al tribunale brianzolo.

Le dichiarazioni che l’ispettore di polizia Vincenzo Tumbiolo ha ritenuto diffamatorie nei suoi confronti sono state messe in onda, il 27 maggio 2021, da “Canale 5”. Andarono in onda nel programma “Mattino 5”, che ha i suoi studi a Cologno Monzese (Monza Brianza). La prima udienza è stata fissata per il 16 giugno 2026 davanti al giudice monocratico del tribunale di Monza.

L’inchiesta sulla scomparsa di Denise

Maria Angioni, quando era pm a Marsala, dal settembre 2004 al luglio 2005 coordinò le indagini sul sequestro della piccola Denise Pipitone, scomparsa a Mazara del Vallo (Trapani) il primo settembre 2004.

E quando, nella primavera del 2021, la Procura di Marsala riaprì per qualche mese l’indagine, Angioni, difesa dagli avvocati Stefano Giordano e Giovanbattista Lauricella, fu intervistata da Canale 5. In quella sede aveva Tumbiolo e altri suoi colleghi di aver commesso errori e omissioni. Avrebbe citato come esempio una perquisizione nell’abitazione di Anna Corona. Perquisizione che sarebbe stata effettuata in un appartamento sbagliato, seppur della stessa palazzina dove abitava la donna, madre di Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise. Che fu poi processata e assolta con sentenza definitiva dall’accusa di concorso in sequestro di minore.

L’ipotesi di diffamazione

Tumbiolo, però, non aveva partecipato a quella perquisizione poiché, al momento dell’operazione, era sospeso dal servizio. Nel processo svoltosi a Marsala, l’ex pm ha poi chiesto scusa a Tumbiolo per le dichiarazioni rilasciate.

Tuttavia, ciò non fu sufficiente ad evitargli la condanna per diffamazione. Il 10 dicembre 2024, il giudice, oltre ad infliggerle quattro mesi di reclusione, la condannò anche al pagamento delle spese processuali. E a una provvisionale di tremila euro in favore dell’ex ispettore di polizia Vincenzo Tumbiolo, parte civile nel procedimento con l’assistenza dell’avvocato Giuseppe De Luca, del foro di Trapani.

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