MAZARA DEL VALLO (TP) – “Se è vero che Matteo Messina Denaro controllava tutta la provincia di Trapani è impossibile che non sapesse cosa fosse accaduto a Mazara del Vallo, chi avesse commesso il rapimento di nostra figlia, responsabili di aver scaturito un gran movimento ovunque. Siamo stati sempre convinti di questo, non perché l’avessimo ritenuto responsabile direttamente del rapimento, ma perché non si muoveva una foglia senza che non lo sapesse, quindi oggi detentore di tanti segreti”. È quanto si legge in un lungo post pubblicato sui social da Piera Maggio e Piero Pulizzi, i genitori della piccola Denise Pipitone, la bimba di 4 anni scomparsa davanti casa, a Mazara del Vallo, nel 2004.
Quindi l’appello: “Dopo tutti gli accertamenti e le indagini del caso, Stato, magistrati, cortesemente chiedetegli dov’è nostra figlia. Se solo rispondesse a questa domanda anche indirettamente, potremmo finalmente arrivare alla verità e mettere fine a questo calvario. Siamo consapevoli che la nostra richiesta sia qualcosa d’insolito e difficile da raggiungere, soprattutto per il curriculum che lo precede ma vogliamo provarci lo stesso, abbiamo tutto il diritto per farlo, fosse anche un miracolo”.
Dopo la cattura del boss di Castelvetrano, i genitori della piccola Denise hanno chiesto alle autorità di parlare con Messina Denaro e chiedere se abbia qualche informazione sulla bambina.
“Vogliamo pensare che l’ex latitante Matteo Messina Denaro sapendo che è molto malato potrebbe farci sapere, magari chissà, come gesto di redenzione verso tutti gli innocenti morti ammazzati, verso il piccolo Giuseppe di Matteo condannato a morte e sciolto nell’acido – scrive Piera Maggio -Avremmo anche voluto incontrarlo, una volontà espressa da Pietro, ma sappiamo che non potrà mai esserci questa opportunità. Chiediamo di aiutarci a capire anche nel modo lo ritenga più opportuno dov’è Denise, come trovarla. Abbiamo provato tante strade per cercare ed essere di aiuto a nostra figlia, allora perché non percorrere anche questa…”.