Derubano due anziani ciechi | Arrestati i ragazzi del "branco" - Live Sicilia

Derubano due anziani ciechi | Arrestati i ragazzi del “branco”

Il branco ha preso di mira due coniugi anziani e ciechi. Una badante, la sua amica minorenne, il ragazzo di questa e due ragazzi dello Zen. Il gruppo ha incassato un bottino di 18 mila euro, due libretti postali e quindici buoni postali fruttiferi, “ripulendo” la casa dei due lo scorso febbraio. Ma su di loro si sono concentrate le attenzioni degli agenti del commissariato San Lorenzo che sono riusciti a incastrarli. Così Massimiliano Clemente, 38 anni (nella foto), e Nunzio Lo Piccolo, 29 anni, dello Zen, sono stati arrestati per furto aggravato in concorso. E oltre al colpo ai due ciechi, a uno dei due è stata inoltre addebitata una rapina effettuata nello scorso mese di marzo.

Nunzio Lo Piccolo

L’indagine nasce dalla denuncia presentata dai due coniugi, nella quale già emergeva il ruolo sospetto della badante che li accudiva e che, per farlo, si faceva aiutare da alcuni amici. Gli agenti hanno fatto un sopralluogo e notato le telecamere di sicurezza poste in strada dalle quali hanno estratto il filmato che vede due persone entrare in casa dei due anziani in compagnia di una giovane ragazza.

Ancora troppo poco per dare nomi e cognomi agli autori del furto. Quindi gli agenti vanno a trovare la badante e lì trovano un giovane ragazzo. Il quadro si andava formando sotto gli occhi degli investigatori. Quest’ultimo, infatti, è risultato essere il fidanzato della ragazza ripresa dalle telecamere mentre si introduceva a casa dei due coniugi nel giorno del furto.

Il collegamento è fatto. Quel ragazzo (minorenne, come la fidanzata) sarebbe stato l’ideatore del colpo. Ogni tanto andava a casa dei coniugi per svolgere qualche lavoretto di giardinaggio e in quelle occasioni è venuto a conoscenza della presenza del denaro e dei titoli. Anche la giovane fidanzata accompagnava di tanto in tanto la badante per aiutarla nelle sue mansioni.

Con le spalle al muro, allora, il minore ha confessato, rivelando di essersi rivolto a due amici dello Zen per compiere il colpo. Per il poliziotti l’ultimo tassello è un gioco da ragazzi: dal filmato i volti estrapolati coincidevano con due vecchie conoscenze. Grazie alla confessione del minore il quadro era completo e sono scattati gli arresti.

Ma non è finita qui. A casa di uno dei due presunti ladri è stata trovata una penna usb con file che, certamente, non gli appartenevano. Perché erano di un uomo che, qualche giorno prima, era stato derubato, dietro minaccia, da un giovane che si è fatto consegnare la sua auto con dentro un pc, un cellulare e, appunto, la penna usb.

La badante e i due minori sono stati denunciati.


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