ENNA – Per costringere i turisti a passare davanti alla bancarelle di souvenir avevano creato un percorso obbligato, sbarrando l’ingresso principale al sito archeologico della Villa romana del Casale a Piazza Armerina. Sette operatori commerciali della Villa romana sono stati denunciati per violenza privata aggravata ai danni dei turisti che infatti erano costretti, a causa dello sbarramento, a percorrere una strada più lunga mentre per i dipendenti della provincia che avevano fatto collocare alcune fioriere è scattata la denuncia per abuso d’ufficio.
La Provincia regionale, per evitare le continue proteste dei commercianti che, in attesa che venga completata l’area commerciale si trovano a distanza dal parcheggio, aveva sistemato alcune fioriere all’ingresso principale ma secondo le accuse i commercianti denunciati avrebbero sbarrato del tutto la strada chiudendola con del filo di ferro. I turisti che si rifiutavano di percorrere la deviazione sarebbero stati in molti casi bloccati e “invitati” a tornare indietro. Tempo fa uno sbarramento con transenne era stato rimosso dagli agenti del commissariato. Le indagini svolte da polizia e squadra mobile sono state coordinate dal sostituto procuratore di Enna Francesco Augusto Rio, che ha disposto il sequestro del materiale utilizzato per bloccare la strada.