“E’ necessario che Settimo Trapani chiarisca urgentemente la sua posizione”. Il segretario provinciale del Pd, Enzo Di Girolamo (nella foto), commenta così la vicenda di Settimo Trapani, il candidato a presidente della VII circoscrizione di Palermo che è imputato nel processo al deputato regionale Franco Mineo. Una dichiarazione che arriva al termine di una giornata convulsa per il Pd e le altre liste che sostengono Trapani (Sel, Per Palermo è ora e Vizzini), ma che ha visto anche reazioni contrastanti. “Trapani è stato proposto dai movimenti – continua Di Girolamo – ed è evidente che qualora risultasse imputato in qualche processo non potrebbe essere assolutamente sostenuto dal Pd”.
La vicenda non è certo di seconda importanza. Qualora Trapani si ritirasse, infatti, le liste che sostengono Ferrandelli a sindaco si ritroverebbero di colpo senza candidato in una delle circoscrizioni più importanti della città. Intanto i consiglieri del Pd della VII circoscrizione annunciano per questa sera una fiaccolata a sostegno di Trapani.
SEL Sergio Lima, segretario provinciale di Sel, ammette che “la vicenda la conoscevamo e abbiamo raccolto informazioni in tempi non sospetti. A noi risulta che Settimo Trapani si sia autodenunciato alla magistratura, facendo saltare il ‘tappo’ squarciando il velo di omertà tipico della zona. In questo caso lui ha il dovere di metterci la faccia. Diversamente, abbiamo sempre sostenuto che la politica non può aspettare il tribunale e quindi dobbiamo prendere atto della scelta infelice che abbiamo fatto. Il messaggio che abbiamo inviato è che, entro oggi, Trapani deve parlare e dire le cose come stanno”.
LOMBARDO E SIRAGUSA Ma sono diverse le voci interne al partito che chiedono a Trapani un passo indietro. “Non posso accettare che il mio partito, erede della lezione etica e politica di uomini come Pio La Torre e Mattarella, candidi alla presidenza della settima circoscrizione una persona che è stata rinviata a giudizio con l’accusa di malversazione – dice Massimiliano Lombardo, candidato del Pd al Consiglio comunale – non ho nulla contro Settimo Trapani, ma chi deve difendersi dall’accusa di aver commesso un reato contro la pubblica amministrazione non può essere il candidato più adatto a guidare un organo dell’amministrazione comunale. Almeno non nel mio partito e non nella mia città”. Per la deputata dei democratici, Alessandra Siragusa, “occorre che i responsabili dei partiti della coalizione e soprattutto il Pd ritirino l’appoggio a Trapani: e’ gravissimo che sia stata candidata una persona che deve rispondere davanti alla giustizia di reati e per di più contro la pubblica amministrazione. Chi stava al tavolo dovrà spiegarci come questo sia potuto accadere! Mi aspetto che Ferrandelli prenda urgentemente posizione su questa vicenda”.
IDV La bordata arriva però anche da un ex alleato come Idv. “È inaccettabile che la coalizione del candidato che si propone come il nuovo modo di fare politica perda ancora una volta l’occasione di rompere con il vecchio sistema”, dice Francesco Bertolino, candidato al Consiglio Comunale per l’Italia dei Valori. “Stupisce il silenzio del candidato Ferrandelli – afferma il consigliere uscente Alberto Mangano, candidato nella lista di Idv – che farebbe bene a ritirare dalla coalizione Settimo Trapani se non vuole alimentare un discredito che penalizzerebbe tutte le forze del centrosinistra in città, anche se schierate su fronti diversi”.
MONASTRA Ma arrivano anche dichiarazioni in difesa di Trapani. ”Il clamore suscitato da questa notizia – dice Antonella Monastra, candidata al consiglio comunale nelle file della lista “Ora Palermo” a sostegno di Fabrizio Ferrandelli – sembra essere strumentale e in sintonia con il clima di veleni che caratterizza sin dall’inizio questa fase preelettorale. Quello che mi risulta è l’ottimo lavoro svolto da Trapani sul territorio per anni nelle fila del Partito democratico, ed oggi insieme a cittadine e cittadini che hanno a cuore la riqualificazione e la ripresa economica e sociale della borgata marinara dell’Arenella e di Vergine Maria”.
CONSIGLIERI PD “Le polemiche che stanno nascendo sulla candidatura di Settimo Trapani a presidente della VII circoscrizione le consideriamo vergognose e infondate – affermano i consiglieri Pd della VII circoscrizione – ci sentiamo vicini ai cittadini che questa mattina hanno manifestato la loro rabbia con una lettera aperta della quale condividiamo per intero i contenuti. Staremo al loro fianco anche domani sera, partecipando alla fiaccolata organizzata dalla parte migliore della borgata in sostegno di Trapani”.
MATTALIANO “Non capisco come Bertolino e Mangano possano rilasciare dichiarazioni di indignazione per la vicenda di Settimo Trapani, che in nessun modo è stato coinvolto in fatti di mafia, e tacere rumorosamente di fronte alle dichiarazioni di Ciancimino Jr. in sostegno di Leoluca Orlando. Questo giustizialismo forcaiolo e a fasi alterne comincia a preoccuparmi”. Lo ha detto Cesare Mattaliano, consigliere uscente e candidato al Consiglio comunale nella lista Ora Palermo.