“Se le accuse contro Giuseppe Liga saranno confermate e si andrà in giudizio, il Movimento cristiano dei lavoratori si costituirà parte civile”. Lo ha annunciato Antonio Di Matteo, subentrato a Giuseppe Liga, arrestato ieri per mafia, nella carica di presidente facente funzioni in Sicilia dell’Mcl. “Noi non abbiamo nessun elemento per dire che Liga fosse colluso. Anzi – ha ribadito Di Matteo – non abbiamo mai riscontrato nessuno strano comportamento ed è stato sempre corretto e responsabile, spesso in prima linea per le nostre battaglie sui temi della famiglia e del lavoro, per esempio. Siamo attoniti. Tutti quelli che l’hanno conosciuto hanno visto il suo impegno nell’antimafia quando era giovane. Ultimamente era meno attivo, ma anche per problemi di salute”. Di Matteo ha spiegato che la decisione di chiedere le dimissioni di Liga, poi presentate il 5 marzo, è arrivata dopo alcune notizie di stampa che parlavano di suoi rapporti con la mafia. “Il consiglio direttivo lo ha sospeso l’11 marzo – ha detto – ma non perché avevamo o abbiamo qualche sospetto. Solo per coerenza verso i nostri ideali cristiani che ci impongono di essere rigidi anche davanti a questioni meno importanti di questa”.
Partecipa al dibattito: commenta questo articolo