"Dialogo col Pd? Ci andrei cauto| Salvini ha resuscitato Berlusconi" - Live Sicilia

“Dialogo col Pd? Ci andrei cauto| Salvini ha resuscitato Berlusconi”

Intervista a Giancarlo Cancelleri."Il leader della Lega vuole far cadere un governo che tutti amavano".

L'intervista
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3 min di lettura

Al Pd in questi anni ne hanno dette di cotte e di crude. L’ultima solo una manciata di giorni fa, quando Luigi Di Maio disse che coi dem non voleva avere nulla a che fare definendoli “il partito di Biabbiano”. E così, ora che il contratto con Matteo Salvini è diventato carta straccia e che per sopravvivere schivando le urne ai 5 Stelle non resta che la strada del dialogo con il Partito democratico, il sentimento sui territori non può che essere combattuto. Giancarlo Cancelleri, due volte candidato dai pentastellati siculi alla presidenza della Regione, invita tutti alla prudenza. La strada che porta a un patto con i dem è stretta e “ci vorrebbero tantissimi paletti”, dice il deputato regionale grillino. Che però rimarca l’allontanamento di Salvini e ne critica il riavvicinamento a un “ringalluzzito” Silvio Berlusconi.

Giancarlo Cancelleri, come si vive nel Movimento siciliano la prospettiva di un patto con il Partito democratico a Roma?

“Stiamo proseguendo a step, al momento non c’è il Partito democratico o chiunque altro all’orizzonte, non ne stiamo nemmeno parlando. Abbiamo messo un punto fermo: approvare la legge del taglio delle poltrone, che però richiede i suoi tempi”.

Se nascesse una nuova maggioranza a Roma cambierebbe qualcosa in Sicilia?

“Mi pare presto per parlarne. Ho letto l’editoriale di Travaglio che sognava un’alleanza Pd-5 Stelle che rimandava Salvini al 17 per cento, ma questo scenario per quanto suggestivo, mi pare lontano dalla realtà, non so se ci sono questi spazi. Io ci andrei cauto a fare cose di questo tipo. Un’operazione simile dovrebbe avere tantissimi paletti”.

Che il Pd vi piaccia poco non è un mistero. Gliene avete dette tante…

“C’è un altro problema. In Parlamento il Pd lo guida Renzi, fuori Zingaretti. Poi, dentro il Parlamento ce ne sono almeno quattro di anime del Pd, secondo me. Bisogna vedere chi ci sta, cosa si stanno dicendo in questo momento tra di loro, perché io so che Luigi (Di Maio, ndr) non sta avendo con loro nessun dialogo. C’è poi un discorso sulla Lega”.

Quale?

“Salvini ha voluto fare il gradasso ed è rimasto col cerino in mano. Ieri in tv avevi una narrazione del tutto diversa a seconda del canale in cui seguivi la diretta dal Senato. Io credo che addosso a Salvini sia arrivata una protesta di popolo perché stava facendo cadere un governo che tutti amavano. E questa cosa lui l’ha avvertita. La sua pagina facebook ha perso 20mila like. Questi sono segnali”.

Ha “sfidato” il Movimento dicendosi pronto a votare la legge taglia-parlamentari per poi andare al voto. Lei che ne pensa?

“Secondo me ha voluto fare una contromossa, tardi e in maniera goffa. E si è infilato in un cul de sac. Ha detto che vuole votare la legge sul taglio dei parlamentari, a questo punto non può votare più la sfiducia, come può fare una riforma simile un premier sfiduciato? E poi la cosa più pazzesca che ha fatto Salvini in questi giorni è che ha riesumato Berlusconi, gli ha fatto la respirazione bocca a bocca e l’ha riportato sulla scena, molto ringalluzzito”.

 


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