Diaz-Manzoni, i docenti:| “Soluzione solo parziale” - Live Sicilia

Diaz-Manzoni, i docenti:| “Soluzione solo parziale”

Non accennano a spegnersi le polemiche sullo sgombero (per motivi di sicurezza) dei locali di via santa Maddalena che ospitano l’Istituto comprensivo Diaz-Manzoni.

la conferenza stampa
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CATANIA – Sgombero locali ex Archivio Notarile di via Santa Maddalena: i docenti replicano alla preside Barone e all’assessore Scialfa. Non accennano a spegnersi le polemiche sullo sgombero (per motivi di sicurezza) dei locali di via santa Maddalena che ospitano l’Istituto comprensivo Diaz-Manzoni. Sulla precarietà dell’immobile non ci sono dubbi, sono le soluzioni individuate dalla dirigente scolastica e dall’amministrazione a non convincere docenti e militanti di varie realtà politiche (Catania bene comune, Cobas Scuola, Unione degli Studenti, Comitato Popolare Experia, Rifondazione Comunista, Gapa e Rete Antirazzista Catanese).

Le attività dell’istituto scolastico saranno presto sospese come dimostra il lavoro degli operai della Multiservizi, il materiale accatastato in varie sedi e l’aula informatica dismessa. Il problema è capire dove troveranno ospitalità alunni e docenti nell’immediato e non solo. “I locali dell’ex Archivo notarile sono stati sgomberati per questioni di sicurezza – affermava ieri la preside – e le attività continueranno nel plesso di via Plebiscito 784, dal 3 al 9 giugno, quando si concluderà l’anno scolastico. Gli esami, invece, si terranno alla Manzoni. Ci accomoderemo così – continua – perché l’anno scolastico sta finendo. Per il prossimo vedremo quali soluzioni verranno studiate”.

Diverso è il parere dei docenti che sottolineano come la soluzione individuata vada bene esclusivamente per chi segue i corsi pomeridiani. “Di mattina non ci sono locali disponibili per noi, i minori stranieri non accompagnati e ragazzi italiani in obbligo scolastico non possono convivere con l’utenza del mattino”, spiegano gli insegnanti preoccupati per i loro futuro e per la serenità dei ragazzi che si apprestano a sostenere gli esami.

I docenti vogliono sapere con contezza dove dovranno recarsi il primo di settembre quando riaprirà la scuola. A loro si uniscono i militanti di Catania Bene Comune che criticano l’operato dell’amministrazione sia rispetto alla tempistica (l’immobile è insicuro da anni e viene sgomberato adesso con l’attività scolastica in corso) sia rispetto alle prospettive. “E’ gravissimo che l’istituzione che dovrebbe provvedere a fornire nuovi locali sia la stessa che emana un’ordinanza di sgombero prima di avere trovato una soluzione”, spiega Matteo Iannitti. “È allucinante -continua- la cattiva informazione fatta in queste ore dall’assessora e dalla preside perché non è vero che il problema è risolto, non basta apparire buoni sui giornali: i problemi si devono risolvere realmente e questi ragazzi non devono perdere nemmeno un giorno di scuola”.

Iannitti si dice preoccupato del fatto che l’ennesimo luogo di aggregazione e lotta alla dispersione scolastica di un quartiere difficile venga smantellato e avanza una proposta per rimediare alla situazione che si è venuta a creare: utilizzare i locali dell’ex scuola Di Bartolo attualmente destinati agli uffici dell’assessorato al commercio.

 

Foto Pasqualino Cacciola


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