"Dico no al patto delle crocché| Orlando? Facile abbandonare la nave adesso..." - Live Sicilia

“Dico no al patto delle crocché| Orlando? Facile abbandonare la nave adesso…”

Fabrizio Ferrandelli, neo eletto del Pd all'Assemblea regionale siciliana, avverte Crocetta: "In giunta persone di alto profilo, non starò al guinzaglio". L'avversario di Leoluca Orlando alle ultime comunali di Palermo dice no a patti con Lombardo o Micciché e lancia una stoccata al primo cittadino del capoluogo: "Facile lasciare l'Idv quando la nave affonda".

L'INTERVISTA A FABRIZIO FERRANDELLI
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5 min di lettura

Fabrizio Ferandelli

PALERMO – “Sono contento del mio risultato, mi aspetto che venga valorizzato dal mio partito. Alleanze con Lombardo o Micciché? No, neanche a parlarne”. Fabrizio Ferrandelli, neo deputato regionale in quota Pd e vera rivelazione dei democratici con 7906 voti, dopo aver fatto il pieno di consensi a Palermo si prepara all’ingresso a Palazzo dei Normanni, cinque mesi dopo il ballottaggio per la poltrona di sindaco del capoluogo siciliano. Ma mette subito le mani avanti: “I grillini devono prendersi le loro responsabilità e mi confronterò con i miei elettori sulla posizione da prendere nel Pd e in vista delle primarie. Orlando? Facile abbandonare la nave quando affonda”.

Onorevole Ferrandelli, è riuscito nell’intento di essere eletto al primo tentativo battendo tanti compagni di partito, ben più quotati di lei o addirittura uscenti…
“Sì, e questo mi riempie di responsabilità. Il consenso che ho riscosso mi deve spingere a lavorare bene e avverto grandi aspettative nei miei confronti. Ho messo insieme movimenti e associazioni e larghe fette dei partiti e sono particolarmente contento per i consensi ottenuti in città. Sono ovviamente soddisfatto, anche se mi spiace per chi è rimasto fuori”.

La sua elezione può essere letta come una rivincita rispetto alla sconfitta patita al ballottaggio con Orlando il 21 maggio?
“Non era certo scontato che vincessi le primarie o arrivassi al ballottaggio, ho vissuto sempre tutto come una grande esperienza e come una grande attestazione di stima. Il sostegno dei palermitani non è stato poco e l’appello per la mia candidatura ne è stata la dimostrazione. Anche questa elezioni ci hanno dato ragione di un’esperienza nata dalla società civile e dal mondo del volontariato. Rivincita? No, non direi”.

Prima del ballottaggio, ha rifiutato di fare un accordo con le altre opposizioni che avrebbe impedito ad Orlando di conquistare il premio di maggioranza. Si è pentito di quella scelta?
“No, assolutamente. Ho dimostrato la mia libertà. Non potete immaginare quanti condizionamenti ci sono stati e io ho dimostrato di essere libero e di non accettare pressioni, manifestando un grande amore nei confronti della mia città. Mi spiace solo che questo gesto di amore nei confronti del centrosinistra non sia stato corrisposto da un atteggiamento di apertura da parte di Orlando, che si è chiuso ancora di più nel solito egoismo”.

La sua candidatura a sindaco di Palermo le è costata l’espulsione dall’Idv. Cosa pensa di quanto sta succedendo nel partito e del possibile abbandono di Orlando, che ha detto di guardare a un altro soggetto politico alternativo?
“Io chiedevo solo una dialettica interna al partito. Ho subìto l’espulsione in maniera antidemocratica, e ad oggi è stato un bene e una liberazione. Però ora è troppo comodo allontanarsi, quando la bomba esplode: prima si difende a spada tratta il partito e ora lo si abbandona. E’ più decoroso stare sulla nave anche quando sta affondando. E comunque non sono problemi miei, ma di Orlando e del suo elettorato”.

Ha avuto altri contatti con Orlando?
“No, ho offerto la mia collaborazione ma nonostante tutto c’è stata una chiusura. Forse non ha bisogno di aiuto”.

Cosa si aspetta dal Pd, alla luce del suo risultato?
“Io sono stato eletto da indipendente, voglio fare bene e rappresentare anche la provincia. Detto questo, mi aspetto che il mio risultato venga valorizzato dal Pd. Non sono interessato a qualche ruolo in particolare, mi auguro solo che il prossimo governo venga composto da gente esperta e di alto profilo”.

Si fanno i nomi di Franco Battiato e Antonello Cracolici…
“Non mi occupo della formazione del governo, mi auguro solo che vengano scelte persone di elevato profilo e di grande capacità amministrativa. E comunque io sarò una voce critica all’interno della maggioranza”.

Ci spieghi meglio…
“Io sono libero, senza gunizagli. E vigilerò per evitare gli inciuci, palesi o nascosti”.

E’ contrario quindi ad una collaborazione della maggioranza con Lombardo o Micciché?
“Certo, ci vuole un governo di discontinuità col passato, e deve essere un elemento caratterizzante. Sono disponibile a discutere con tutti e sull’attuazione del nostro programma, ma di certo non in fase governativa”.

L’Udc ha proposto la presidenza dell’Ars ai grillini, ma ha ricevuto un rifiuto. Che idea si è fatto della vicenda?
“Al di là dei ruoli, su molte tematiche io e i grillini abbiamo posizioni simili. Molte loro battaglie sono state le mie battaglie in consiglio comunale quando il Movimento cinque stelle neanche esisteva. Credo di poter trovare grandi convergenze con loro, specie sulla trasparenza o sulla riduzione degli stipendi, che è il primo punto del mio programma, ma possiamo risparmiare anche nella gestione dei gruppi parlamentari. La presidenza verrà fuori dalle indicazioni dell’Aula, l’ipotesi dei grillini poteva essere una buona prassi e mi spiace che non abbiano accettato. Bisogna prendersi le proprie responsabilità, se si vuole incidere non basta dire no ma serve misurarsi con le proprie capacità e competenze. Adesso vedremo”.

In campagna elettorale Carlo Li Puma, candidato socialista nella lista Crocetta, ha polemizzato con Carlo Vizzini che, anziché appoggiarlo, ha preferito sostenere lei…
“Non so di questa polemica. Con molta correttezza, così come mi avevano sostenuto alle comunali, i socialisti, con il segretario Riccardo Nencini in testa, mi hanno sostenuto anche alle regionali.Non mi va di fare polemica, voglio solo lavorare. Dedichiamoci alla Sicilia, partendo dal lavoro per i giovani”.

Alle primarie chi sosterrà?
“Sulle primarie decideremo insieme ai miei sostenitori e faremo in fretta. Ho un buon rapporto con alcuni uomini di Bersani, ma sono stato contattato anche da uomini di Renzi. Vedremo. E comunque faremo assemblee ogni due mesi per la verifica del mio mandato e del mio programma. Continuerò così il mio rapporto con la base in tutta la provincia, apriremo delle sedi, struttureremo ancora meglio il nostro lavoro. La città e i cittadini entreranno nelle istituzioni in maniera partecipativa. E una cosa è sicuera: non starò in silenzio. Ho sostenuto il governatore, ho grandi aspettative su di lui ma non starò al guinzaglio”.


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