ENNA – Il giornalista Josè Trovato è stato denunciato per diffamazione, dai figli del capomafia, Raffaele Bevilacqua, morto qualche mese fa. Trovato, autore di libri sul tema della mafia, è stato querelato due volte dai figli di Bevilacqua.
La difesa
“Serve veramente, in generale, una normativa della Ue che tuteli maggiormente i giornalisti contro le querele temerarie e a sfondo intimidatorio. Trovato ha comunque dimostrato di saper tenere la schiena dritta in tante occasioni”, dice l’avvocato Salvatore Timpanaro, legale del giornalista.
“Dimostreremo, anche in questo caso, che Trovato ha adempiuto al suo dovere di giornalista professionista, nell’esercizio del diritto di cronaca che è riconosciuto dall’articolo 21 della Costituzione”.
La nota di Assostampa
La segreteria regionale di Assostampa Sicilia, con il Gruppo Cronisti e la segreteria provinciale di Enna dicono di essere “al fianco del cronista di giudiziaria José Trovato denunciato da figli Raffaele Bevilacqua boss di Enna deceduto lo scorso anno”. “Ci stringiamo – dice una nota – ancora una volta attorno a José Trovato, vicesegretario provinciale della sezione di Enna di Assostampa, componente del direttivo del Gruppo Cronisti Siciliani, da anni impegnato nel racconto delle dinamiche del fenomeno mafioso nel territorio ennese. Oggi più che mai la libertà di stampa è messa in preoccupante discussione anche attraverso leggi che ne limitano il racconto dei fatti indispensabili allo sviluppo democratico della società”.