CATANIA – Il commissario del Policlinico Vito Digeronimo è stato arrestato con l’accusa di traffico illecito di rifiuti, truffa e frode: si trova ai domiciliari da poche ore. Secondo le ipotesi della Procura guidata da Giovanni Salvi, nella qualità di presidente del consiglio di amministratore della Kalat Ambiente Spa, avrebbe contribuito alla falsificazione dei dati della raccolta differenziata per ottenere dai comuni compensi maggiorati: in questo modo sarebbe stata creata una frode da diversi milioni di euro.
Con l’avvento di Rosario Crocetta alla guida della Regione, Digeronimo, esperto nel settore della nettezza urbana, era stato scelto per guidare, da commissario, la prima azienda del settore sanitario catanese, da sempre punto di riferimento della ricerca scientifica. La nomina del commissario Di Geronimo, a gennaio aveva ricevuto la benedizione dell’assessorato alla Salute guidato da Lucia Borsellino, la stessa che, dopo l’arresto, è stata costretta ad annunciare una brusca retromarcia.
Ma soprattutto, la nomina di Di Geronimo aveva ricevuto l’abbraccio caloroso dell’ex rettore Antonino Recca, che sottolineava le sue qualità e attitudini: “Persona perbene e capace -diceva Recca- alla quale garantiremo il nostro sostegno”.
Livesicilia sta cercando di contattare gli avvocati di Digeronimo, per chiedere una replica alle accuse della magistratura.
Tutte le accuse della magistratura.