PALERMO – Nessun dirigente della Regione Siciliana vuole andare a guidare il ‘Servizio autorizzazioni e valutazioni ambientali’, così il governo ricorre ai funzionari dando loro la possibilità di uno scatto di carriera ma con un orizzonte limitato di due anni. La decisione è della Giunta, che ha autorizzato l’iter proposto dall’assessora al territorio e ambiente Giusy Savarino.
Dipartimento Ambiente, dirigente cercasi
L’ultimo avviso per il conferimento dell’incarico, datato 1 settembre 2025, è andato deserto. Una delle postazioni strategiche del dipartimento Ambiente è così rimasta senza guida. Si tratta di un ufficio centrale nei procedimenti Via/Vas e che lavora a stretto contatto con la Cts (Commissione tecnica specialistica per le autorizzazioni ambientali), presieduta da Gaetano Armao. I suoi compiti riguardano sia la fase antecedente alla valutazione della Commissione che quella successiva, poco prima della firma dei decreti.
Un ufficio strategico per gli investimenti
Un ufficio che viene chiamato in causa in progetti energetici importanti per la Sicilia, come impianti eolici e fotovoltaici. Qualsiasi iniziativa imprenditoriale con un impatto ambientale, compresi i lavori finanziati con il Pnrr, passa da quelle stanze.
Un posto di grossa responsabilità e forse anche per questo motivo nessun dirigente è stato disposto a lasciare il proprio incarico per accettare la sfida. Tutte le strutture della Regione, del resto, sono tarate allo stesso modo: senza incentivi, quindi, è impossibile trovare un dirigente che prenda sulle spalle il fantomatico ‘rischio della firma’ con progetti che prevedono grossi investimenti economici.
La mossa del governo per coprire il buco
Da qui la decisione del governo di accelerare nella ricerca di una figura tra i funzionari, scendendo al livello immediatamente più basso nella scala gerarchica della burocrazia regionale, ma con determinati titoli e competenze. L’obiettivo è evitare lo stop delle autorizzazioni. Una mossa consentita da un decreto legislativo del 2001, che cnsente evitare il blocco della macchina amministrativa nel caso in cui non si trovi un dirigente interno per la struttura. Una strada già intrapresa da diversi dipartimenti, come i Rifiuti e l’Energia, per fare fronte ad una carenza cronica di personale dirigenziale. Per il dipartimento Ambiente, tuttavia, in questa legislatura, è la prima volta.
L’incentivo economico per i funzionari
Ci sarà dunque un nuovo avviso da parte della Funzione pubblica e in questo caso è più probabile che qualcuno risponda all’appello. Lo ‘scatto’ in termini economici tra lo stipendio da funzionario e quello da dirigente, infatti, è decisamente invitante. Un funzionario esperto e con un consistente curriculum alle spalle raddoppierebbe, di fatto, il suo stipendio passando mediamente da 1.800 a 3.600 euro mensili.
Carenza di dirigenti alla Regione
Quella del Servizio autorizzazioni e valutazioni ambientali non è l’unica scrivania alla Regione orfana di un dirigente. Sono una settantina, in tutto, le postazioni pubblicizzate nell’ultimo avviso redatto dal dipartimento Funzione pubblica e riguardano altri snodi cruciali dell’amministrazione regionale.
L’ultimo avviso alla ricerca di dirigenti
All’1 settembre mancavano dirigenti, ad esempio, al ‘Servizio Emergenza-Gestione della sala operativa regionale integrata della Regione’ e al ‘Servizio Rischio idraulico e idrogeologico’ (dipartimento Protezione civile), ma anche all”Area coordinamento tecnico/amministrativo’ e al ‘Servizio 3 Autorizzazioni infrastrutture e impianti energetici’ del dipartimento Energia. Al dipartimento Istruzione si cercava un dirigente per il ‘Servizio 1 Funzionamento scuole statali’, al Dasoe uno per il Servizio 8, che si occupa della valutazione delle prestazioni sanitarie erogate ai cittadini. I numeri sui posti dirigenziali scoperti alla Regione, però, sarebbero più pesanti. Su circa 1.100 postazioni, infatti, almeno trecento sarebbero ad oggi scoperte.

