PALERMO – Fare luce su eventuali irregolarità circa il reclutamento dei dirigenti al comune di Palermo e verificare che non ci sia niente di “truccato”. La richiesta arriva dal deputato del Movimento cinque stelle Riccardo Nuti che, prese carta e penna, ha scritto al Prefetto Francesca Cannizzo.
Una missiva con cui l’ex capogruppo pentastellato di Montecitorio ha chiesto al Prefetto di indagare sia sull’avviso per i dirigenti a tempo determinato emanato dall’amministrazione Orlando, sia sulla modifica al regolamento comunale che prevede che a scegliere non sia più una commissione ma il primo cittadino in persona.
“Poche settimane fa alcuni articoli di stampa hanno denunciato il rischio che il recente bando di concorso per titoli del comune di Palermo, volto all’assunzione di numerosi dirigenti, fosse “truccato” – scrive Nuti – questa denuncia deriva da più segnalazioni fatte in tal senso dal segretario generale del comune medesimo, Fabrizio Dall’Acqua. Più in particolare, Dall’Acqua ha segnalato in due occasione, tramite nota datata 29 dicembre 2014, una prima volta, e un seconda volta, anche in qualità di Responsabile della prevenzione della corruzione al Comune, con una nota datata 16 gennaio 2015, che i requisiti richiesti per le singole posizioni offerte rischierebbero ‘di apparire personalizzati e potenzialmente identificativi dei soggetti incaricandi’, evidenziando altresì la ‘irragionevolezza di alcuni requisiti di accesso’”.
Ma il deputato grillino rincara la dose: “È emerso che nel corso del mese di dicembre scorso è stato modificato, su decisione del Sindaco Leoluca Orlando, il regolamento che disciplina il funzionamento e la composizione delle commissioni concorsuali – continua Nuti – ma per legge le commissioni preposte al reclutamento del personale in qualsiasi pubblica amministrazione devono essere composte esclusivamente da esperti di provata competenza nelle materie di concorso, scelti tra funzionari delle amministrazioni, docenti ed estranei alle medesime, che non siano componenti dell’organo di direzione politica dell’amministrazione, che non ricoprano cariche politiche e che non siano rappresentanti sindacali o designati dalle confederazioni ed organizzazioni sindacali o dalle associazioni professionali. Chiediamo di far luce su eventuali irregolarità”.