PALERMO – “La decisione del governo regionale di incrementare solo del 5%, anziché del 10, la retribuzione di posizione di parte variabile dei dirigenti è una forzatura, come abbiamo già detto in passato. La Sicilia deve applicare ai suoi dirigenti la retribuzione accessoria applicata al comparto delle Funzioni centrali, la cui previsione minima è pari al massimo di quella regionale, mentre l’aumento oltre il valore massimo già consentito potrebbe violare il patto di ripianamento concordato con lo Stato”. Lo dicono Angelo Lo Curto e Gaspare Di Pasquale del sindacato Siad-Csa-Cisal.
“La previsione – continuano – tende non tanto a incentivare i dirigenti ad accettare sedi meno appetibili ma a spalmare tra tutti, in forma diversificata, pochi soldi per i responsabili delle unità operative, molto di più per quelli di aree e servizi o per i dirigenti generali. Nelle more del prossimo rinnovo contrattuale, che dovrà equiparare senza indugio il valore della retribuzione accessoria della dirigenza a quella dello Stato, chiediamo che sia individuata la dotazione organica dell’area delle elevate professionalità”.

