PALERMO – Si è tenuta ieri a Palazzo delle Aquile la conferenza stampa indetta dal Comitato “Esistono i Diritti” per proporre la costituzione di un intergruppo consiliare che promuova iniziative per combattere e superare quella che è diventata un’emergenza: i Diritti in Italia, in Sicilia e a Palermo. Dai Diritti Umani a quelli Civili, dai Diritti delle Persone a quelli dell’Ambiente. Gaetano D’Amico e Marco Trapanese hanno sottolineato come in materia di Unioni Civili il Presidente della Regione Crocetta e i suoi uffici non si siano curati di monitorare l’iter della legge regionale sul registro delle unioni civili, non emettendo i provvedimenti per rendere operativa la legge nei comuni dell’isola, concludendo che se Crocetta non provvederà sarà l’ennesima dimostrazione della sua pessima gestione. Analoga critica hanno mosso al Presidente per la mancata nomina del Garante dei Diritti dei Detenuti dal settembre 2013, determinando un costo per la regione di personale pagato senza compiti lavorativi, in assenza del Garante. Su questo punto i Radicali Italiani hanno fatto un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale. Dai Diritti Civili ai Diritti Umani, contro la pena di morte e a favore di una moratoria internazionale, Alberto Mangano, presentatore di una mozione che aderisce all’appello di Amnesty International per salvare la vita al giovane Alì al Nimr, condannato a morte quando era minorenne in Arabia Saudita, ha sottolineato come la città di Palermo abbia una tradizione nel sostenere questa battaglia che ora si è arricchita con la “Carta di Palermo” per il diritto alla mobilità che interrompa la catena di morte prodotta dai trafficanti sulla pelle dei migranti. A questo proposito Marco Trapanese, richiamando la decisione dell’Europa di concedere una maggiore flessibilità, nell’ordine di 2-3 miliardi di Euro, per il bilancio dello stato a quei paesi che si sono distinti nell’accoglienza dei migranti, ha criticato il governo Renzi “se non rispetterà la Sicilia per il contributo che dà in materia di immigrazione mentre continuamente stringe i cordoni della borsa quando si tratta di spendere per la nostra regione. Purtroppo il governo Crocetta non interviene in questa materia e i risultati sono quelli a cui assistiamo. Lo sforzo della Sicilia in materia di immigrazione va affermato e valorizzato. Speriamo, ha concluso, che la spinta per riconoscere ciò che la Sicilia sta facendo venga dai Comuni che sul territorio operano quotidianamente per affrontare questa situazione”.
Alberto Mangano ha quindi proposto di chiedere al Consiglio comunale di adottare la “Carta di Palermo” con un formale atto politico. Sandro Inzerillo di Onair ha sottolineato come una battaglia per la legalizzazione della cannabis rappresenti oggi, al di là di pregiudizi e disinformazione, un paradigma sul tema dei diritti, da quello alla salute a quello di migliorare l’ambiente. La canapa è sempre stata una pianta largamente diffusa in natura e usata per diverse finalità ed oggi la comunità scientifica internazionale ne ha definitivamente confermate le proprietà benefiche nella cura e nella prevenzione di diverse gravi patologie. L’Italia è l’unico grande paese occidentale rimasto sulle posizioni proibizioniste che hanno favorito in questi anni solo la criminalità organizzata, portando migliaia di giovani a conoscere la dura realtà della carcerazione, solo perché consumatori. Inzerillo ha poi citato la proposta di legge per legalizzare la cannabis, firmata da 290 parlamentari che hanno costituito un inter gruppo trasversale alle forze politiche. Anche in Consiglio comunale è stata proposta da Alberto Mangano e altri consiglieri una mozione a sostegno di questa proposta di legge, ancora non votata. Gaetano D’Amico ha chiosato dicendo che il fumo e l’alcool fanno male ma non sono vietati mentre la cannabis fa bene ma è vietata. Il Presidente del Comitato “Esistono i Diritti” ha infine comunicato la condivisione dei contenuti e la disponibilità a portarli avanti in sede di Assemblea Regionale Siciliana di Giancarlo Cancelleri del Movimento 5 stelle.